[Caravan in area privata] rifiuto speciale abbandonato?

[Brick]

Io, mio cognato e mio cugino abbiamo la roulotte (una a testa) parcheggiata su un terreno di nostra proprietà e le usiamo, da oltre 15 anni, in estate, per soggiornarvi con le rispettive famiglie. Dal momento che non circolano più, non paghiamo né assicurazione né bollo di circolazione.
Sono collegate alla rete elettrica con regolare contratto e contatore.
Ora ci dicono che la nostra situazione è irregolare, poiché le roulotte potrebbero (dovrebbero) essere considerate alla stregua di "rifiuti speciali" abbandonati.
Chi mi può dare delucidazioni? Come fare, eventualmente, per mettere tutto in regola?
Grazie!

[Kunta Kinte]

Un rifiuto si classifica tale quando è accertato lo stato di abbandono e di fatiscenza......se le roulottes sono integre, senza pezzi cadenti ecc, non possono essere dichiarate rifiuti.

Chi vi ha comunicato questa cosa e in base a quale legge ?

[ANVU]

Rifiuto sicuramente no, visto che per avere un "rifiuto" il d.lgs. 152/2006" prevede che si debba concretizzare la condizione di " di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi" (art. 183)-
Invece il fatto di avere stabilimente ancorato al suolo il camper attaccandolo per di piu' alla rete elettrica (ma l'Enel lo sa?) rientra nei presupposti che rendono necessario un titolo edilizio autorizzatorio. "Tutti gli interventi edilizi suscettibili di produrre una significativa trasformazione urbanistica dell'area su cui insistono sono soggetti a concessione di costruzione; pertanto, anche la sistemazione stabile di una roulotte, con relativi preingressi costituiti da verande in telaio sostenute da strutture in ferro e pedane lignee, allacciata alla civica conduttura dell'acqua e fornita di energia elettrica, necessita del previo rilascio del detto titolo. E' quanto affermato dal TAR di Napolil, con la sentenza n. 4435 del 5.5.2003."
Ancora una volta il Giudice torna su una vexata quaestio, ossia come considerare la roulotte, o un qualsiasi altro mezzo che possa muoversi su ruote, quando il suo uso non sia solo quello di trasportare le persone ma lo stesso sia fisicamente posizionato in un luogo senza muoversi dallo stesso per un lungo periodo di tempo. manufatti oggetto dell’ordine di rimozione non sono precari, anche se sono mobili, e, a tale proposito lo stesso Giudice laziale continua dicendo: “ La stessa giurisprudenza amministrativa ha poi chiarito da tempo che la precarietà di un manufatto, tale per cui esso non necessiti di concessione edilizia, va esclusa se il manufatto stesso è destinato a recare un’utilità prolungata e perdurante nel tempo. In tal caso, infatti, esso produce una trasformazione urbanistica perché altera in modo rilevante e duraturo lo stato del territorio, senza che rilevino i materiali impiegati, l’eventuale precarietà strutturale e la mancanza di fondazioni, se tali elementi non si traducano in un uso contingente e limitato nel tempo, con l’effettiva rimozione delle strutture (cfr: Consiglio di Stato, Sez. V, 31 gennaio 2001 n. 343; id., 30 ottobre 2000 n. 582; T.A.R. Veneto, Sez. II, 10 febbraio 2003, n. 1216).

E da ultimo la Cassazione del 24.01.2014 n. 3572 si occupa del rapporto tra l'installazione di strutture mobili (come case mobili, roulottes, caravan, prefabbricati ecc.) sul suolo e i titoli abilitativi edilizi necessari per questo tipo di operazione ex art. 3 DPR del 6.6.2001 n. 380

[Brick]

Ringrazio per le risposte, soprattutto l'ANVU.
Voglio chiarire che la fornitura dell'energia elettrica avviene con regolare contratto ENEL e non esiste alcun allacciamento alla rete civica dell'acqua.
Quanto alle verande, pedane e simili, le sole strutture che abbiamo sono costituite da verande in tela su paleria metallica (in pratica sono delle tende da campeggio attaccate alle roulotte), che montiamo all'inizio del soggiorno e rimuoviamo quando ce ne andiamo, lasciando in loco solo le roulotte. Tutti i materiali vengono riposti in un box metallico fisso, regolarmente accatastato e per il quale paghiamo l'IMU (o come si chiama ora questa tassa).
Ringrazio per la segnazione della sentenza della Cassazione, che mi pare non ci ponga problemi, quanto meno di rilevanza penale.
C'è anche da tener presente il "Decreto del Fare (dl 69/2013) in vigore dal 21/08/2013.
Peraltro mi sono sbagliato: la situazione è in atto non solo da "oltre 15 anni", bensì da "oltre 25", ed è nota al Comune, che sa dell'esistenza di una fossa biologica tipo "sado", nec essaria dal momento che nella località, ove ci sono abitazioni civili, non è prevista la costruzione della fognatura.
Tutto sommato mi pare si possa stare tranquilli, anchge se la situazione è del tutto particolare.