Scusa Tatter ma mi schiero con Jak ..................Jak ha scritto:![]()
Aiuto Super-Fedelella!!!! ...---.... S.O.S.

Una bella descrizione del funzionamento FAP
Per ridurre invece il Particolato prodotto dai motori diesel esiste un altro sistema di post-trattamento, denominato FAP (Filtro AntiParticolato) o più comunemente "trappola". Questo è essenzialmente costituito da un vero e proprio filtro metallico che imprigiona le particelle carboniose costituenti il particolato. Come tutti i filtri però la trappola, una volta riempita, necessita di essere svuotata o sostituita. Un tempo le trappole, istallate solo su grosse applicazioni, avevano un sistema di rigenerazione, costituito da un bruciatore (questo sistema, dato l’alto costo, era usato solo sui veicoli pesanti). Quando la trappola era "piena" la centralina, avvertita da due sensori di pressione, posti uno a valle ed uno a monte della trappola, che rilevavano la differenza di pressione generata dal materiale depositato, azionava un bruciatore che bruciava il particolato, liberando il filtro. In altre applicazioni, la trappola era un elemento che si sostituiva durante la normale manutenzione.
Ora il sistema di rigenerazione dei filtri antiparticolato è molto più efficiente e soprattutto più economico, questo ha reso possibile la loro applicazione anche sulle normali autovetture di serie. Leader in questo settore, come anche in quello dei propulsori diesel in generale, è il Gruppo PSA (Peugeot-Citroën), che ha realizzato un sistema di rigenerazione basato sull’introduzione di un additivo nel gasolio. La rigenerazione del FAP consiste nel bruciare periodicamente il particolato accumulato nel filtro che, in presenza di ossigeno, brucia ad una temperatura di 550°C. Il sistema di gestione motore attiva un’iniezione supplementare per portare la temperatura iniziale dei gas di scarico da circa 150°C (nella circolazione in città) a 450°C all’entrata nel catalizzatore. Questo aumento di temperatura si effettua con una postiniezione (dopo il PMS) che crea una postcombustione nel cilindro e determina un aumento della temperatura di 200°C e con una ulteriore postcombustione complementare generata dal catalizzatore (ossidante) posto a monte del filtro che innalza la temperatura di altri 100°C: ciò permette ai gas di scarico di raggiungere la temperatura di 450°C. Per abbassare la soglia di rigenerazione il carburante è additivato con EOLYS che riduce la temperatura di combustione del particolato da 550°C a 450°C. L’additivo, aggiunto al gasolio in piccolissima quantità, denominato EOLYS (prodotto dalla francese Rhodia S.A.) è un prodotto a base (4,2% in massa) di ossido di Cerio (chiamato comunemente Cerina).
Il sistema FAP prevede l’impiego di un serbatoio di EOLYS da 5 litri (sufficiente per 80000 Km), dal quale l’additivo, ad ogni rifornimento di gasolio, viene prelevato e miscelato al gasolio nella concentrazione di 37,5 cm3 (1,9 gr di ossido di cerio) per 60 litri di gasolio. L’additivo viene introdotto nel serbatoio del gasolio attraverso un elettroniettore pilotato dalla apposita centralina di additivazione. La rilevazione dello stato di filtro "intasato" è effettuata dalla centralina elettronica controllo motore, attraverso un sensore di pressione differenziale che misura la differenza di pressione tra monte e valle del FAP. Quando il filtro dovesse risultare intasato la stessa centralina comanda la fase di rigenerazione. La rigenerazione completa si compie in due o tre minuti e si effettua ogni 400-500 km senza che il conducente se ne accorga grazie a delle sofisticate tecniche di gestione della coppia motrice. Il filtro dovrà essere rigenerato ogni 80000 km contestualmente al rifornimento dell’additivo.
ESTRATTO DA www.rivistamotor.com