[Incidente in un parcheggio] danno dubbio e dati non comunicati

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martinoin
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[Incidente in un parcheggio] danno dubbio e dati non comunicati

Messaggio da martinoin » 27/03/2022, 11:58

Parcheggio (privato?) con spazi delimitati.
Tizio esce in retromarcia con la sua auto dallo spazio. Inavvertitamente urta col posteriore, l'anteriore di un furgone parcheggiato dietro correttamente.
Urto rumoroso. Dal retrovisore vede sul furgone, in alto, un rientro della carrozzeria sullo spigolo vistoso, largo 40-50cm/alto 10-20cm/profondo 5-10cm, ma non ritiene di averlo provocato lui con la manovra ed ha il dubbio che ci fosse già da prima.
Per togliersi il dubbio, Tizio verifica subito se ha danni visibili al suo veicolo: il suo posteriore, montante e tettuccio sono perfettamente integri e non ci sono nemmeno segni di vernice quindi conclude di non essere stato lui.
Il pensiero è: non ho nulla sul mio veicolo ed il danno sembra molto alto. Non posso essere stato io con la manovra.

Prima domanda: è possibile un danno a cose di quella portata senza che il veicolo che l'ha provocato abbia il minimo segno?

Si allontana quindi senza lasciare i propri dati anche perché teme che se lasciasse i dati ed il danno visibile fosse avvenuto effettivamente prima del suo urto, il proprietario del veicolo potrebbe dichiarare (falsamente) che è stato causato da Tizio per guadagnarci la riparazione a spese di Tizio.

Mentre si allontana una pedone commenta dicendo "hai fatto un bel danno". Tizio risponde che per lui quel danno c'era già da prima. A quel punto il pedone fa un gesto come per dire "non lo sapevo". Non si sa se il pedone ha affermato ciò perché ha sentito il rumore e visto l'urto oppure se effettivamente ha visto la carrozzeria deformarsi durante l'urto.

La zona non dovrebbe avere telecamere e Tizio non sa se le poche persone presenti abbiano segnato il suo numero di targa.

Premesso che Tizio è decisamente in buona fede di non aver provocato danni a cose (e persone), qualora qualcuno avesse preso la targa e la comunicasse al danneggiato come può Tizio dimostrare la sua buona fede (=non ho lasciato i dati perché non mi sembrava di aver causato danni)? Qualora invece non ci sia stato danno ma il danneggiato volesse approfittarsene attribuendogli un danno passato come si può tutelare se ci sono testimoni che dichiarano il falso?

E' sufficiente l'assicurazione e l'eventuale garanzia di tutela legale che ha Tizio oppure c'è da rivolgersi ad un avvocato?


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