La dinamica dell'incidente è questa:
La macchina procede sulla corsia destra di una strada a 2 corsie per senso di marcia, ma non abbastanza accostata da impedire il passaggio di una moto, che giungendo a velocità sostenuta, (sicuramente oltre il limite di velocità per un centro abitato), sorpassa sulla destra la macchina che nel frattempo, dopo aver messo la freccia svoltava sulla destra (non sono sicuro se per entrare in un parcheggio o per prendere una strada a senso unico).
Credo che la collisione avvenga tra la parte anteriore della macchina e la parte posteriore della moto (ma non sono sicuro), fattostà che il motociclista cade, senza però riportare alcuna ferita evidente.
Interviene una pattuglia dei carabinieri presente nei paraggi, per aiutare i due conducenti, entrambi neopatentati e poco pratici di situazioni di questo tipo.
Credo che in base alla descrizione sia evidente che la colpa è del motociclista che
- superava sulla destra;
- procedeva a velocità elevata;
- non prestava attenzione alla freccia laterale inserita dall'automobilista;
tuttavia nel verbale, redatto sul luogo dell'incidente risulta che la colpa sia dell'automobilista che tagliava la strada al motociclista, che procedeva affiancato alla sua destra, ma nella stessa corsia.

infatti, a parere della vigilessa intervenuta, in strade a scorrimento veloce non è contemplata la violazione del codice della strada per il sorpasso sulla destra [sic!]
Sanzione pecuniaria e decurtazione di un certo numero di punti della patente...

La storia sembra già abbastanza incredibile, ma tuttavia non termina qui.
Il motociclista qualche giorno dopo l'incidente si presenta a chiedere i danni dell'incidente, stimati dal suo avvocato pari ad un ammontare di circa 15000 (quindicimila!!!) euro, presentando un certificato dell'ospedale con una prognosi di 7gg e un ulteriore certificato di un medico privato con una prognosi di 15gg, a cui si sommano i danni al motoveicolo, e i costi dell'abbigliamento (500euro di casco, 300euro di giacca a vento, 100euro di pantaloni)

Tutto questo dopo aver risposto la sera stessa dell'incidente ad una telefonata dell'automobilista coinvolta, che voleva sincerarsi delle sue condizioni di salute, tranquillizzandola e dicendole di non preoccuparsi, dal momento che non aveva avuto nessun problema dall'incidente.
L'automobilista è citata in giudizio e probabilmente verrà richiesto il concorso di colpa, entrambi i conducenti erano assicurati presso la stessa compagnia assicurativa...
Spero di non essermi dilungato troppo e non avervi annoiato

e chiedo scusa se ho omesso qualche dettaglio, ma non essendo io nè l'automobilista nè il motociclista, non sapevo essere più preciso.
Vorrei sapere cosa ne pensate e se avete qualche consiglio a riguardo.
Grazie dell'attenzione.