Incidente shock sull'A4 - Riflettiamo insieme...
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Mi scuso per il fuoritema
Messaggio da settantasei » 22/03/2003, 21:02
Volevo solo dire che la mancanza di cinture non sono state le cause dell'incidente, ma sicuramente origine di gravi conseguenze.
Per il "cattiva informazione" non era riferito ne al forum, ne al sito (ottimi tra l'altro) ma solo ai mass-media (Tg in genere) che non riportano mai l'assenza delle cinture come causa di feriti e morti, (che a par mio con una campagna martellante non ridurrebbero gli incidenti ma ne ridurrebbero le conseguenze).
Ciao
Messaggio da SicurAUTO » 24/03/2003, 15:12
Ovviamente su questo siamo tutti d'accordo.Volevo solo dire che la mancanza di cinture non sono state le cause dell'incidente, ma sicuramente origine di gravi conseguenze.
Ti ringrazio per i complimenti e sul mancato uso delle cinture è vero non se ne parla abbastanza. Non viene quasi mai detto che: chi è morto era senza cintura...
O ancor meglio che: chi si è salvato lo ha fatto grazie alla cintura!
La cattiva informazione la odio!
Ciao!
Claudio
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Messaggio da vittoredarin » 26/03/2003, 22:23
Messaggio da SicurAUTO » 26/03/2003, 22:54
tutti alla stessa velocità sarebbe troppo difficile da attuare a parer mio.
Inoltre:
1) chi controlla che quel mezzo non può andare a 80 Km/h?
2) su quali basi e con quali strumenti?
Ricordiamoci che la maggior parte del commercio italiano si muove su "gommato" e quindi fermare i tir sarebbe pressocchè irrealizzabile. Il fatto è che dovrebbero essere gli stessi camionisti a capire se il loro camion sia in grado di procedere a velocità idonea alla rete autostradale. Ma come si sa gl'interessi sono troppo alti!
Claudio
Ossrvazione di un lettore...
Messaggio da SicurAUTO » 31/03/2003, 21:45
Nebbia nelle autostrade
Abbordaggio del problema
Riconosciamo che le nostre intelligenze e le nostre fantasie, prese individualmente, sono insufficienti a risolvere un problema così drammatico e ricorrente. Bisogna quindi unirsi in molti e tentare di "sinergizzare" le idee.
La prima cosa da fare è istituire un concorso internazionale (il problema non è solo nostro) premiando le migliori idee riguardo proposte e soluzioni. Le idee o proposte, essendo di beneficio pubblico, non devono essere brevettabili né coperte da brevetti.
a) Premi: tre o più vetture di costi/prestigio diversi per le prime soluzioni più interessanti ed ulteriori piccoli premi per altri proponenti.
b) Giuria: giornalisti delle tre riviste con maggiore tiratura d'ogni stato che aderirà alla proposta (esclusi quindi politici o entità che potrebbero avere interessi personali dalle scelte).
c) Criterio di valutazione delle soluzioni: applicabilità nell'aspetto tecnico, economico e tempi d'attuazione. Naturalmente i criteri devono essere ben definiti e dettagliati.
Il concorso potrebbe essere patrocinato da stati, regioni, enti o da qualsiasi figura giuridica e non che fosse interessata ad una pubblicità sul proprio prodotto, meglio se attinente alla sicurezza.
Proposta personale
La mia idea si articola su segnalazioni ottiche/acustiche e su norme di comportamento.
1) Istallare, a distanza di circa 200 m una dall'altra, lampade gialle/arancio con luci intense tipo flash pulsanti ad intervalli di 3-4 secondi. Le luci, dirette verso gli automezzi, dovrebbero interessare sia il lato destro sia lo spartitraffico. Eventuali segnali acustici intermittenti potrebbero complementare le lampade.
2) Sensori di nebbia (l'esecuzione tecnica può essere esaminata
separatamente) programmerebbero l'accensione delle lampade, accendendo, oltre alla propria, le due/ tre lampade a monte.
3) Con lampade accese scatta il divieto di sorpasso ed il limite di velocità dei 50 km/h. Si formerebbe un "trenino" col vantaggio di disporre di corsia di fuga dai due lati (corsia d'emergenza e corsia di sorpasso).
4) Logicamente l'aspetto tecnico del programma d'accensione, sia per evitare azioni intempestive sia per restringere l'azione ai periodi di probabile scarsa visibilità, dovrà obbedire a regole opportunamente valutate ed immesse nelle logiche di comando.
5) La segnalazione delle "zone protette" è facilmente eseguibile mediante cartelli di divieto di sorpasso e limitazione della velocità e la didascalia aggiuntiva" con lampade accese".
6) Il non rispetto sarebbe punito con il ritiro della patente, salvo reati maggiori.
L'effetto psicologico delle luci pulsanti ed, eventualmente, dei segnali acustici dovrebbero indurre l'automobilista ad accettare il "castigo dei 50 chilometri l'ora" come "male minore".
Vi mando quest'E-mail per risposta alla vostra sollecitazione perché, come cittadino, devo anch'io fare la mia parte e sono sempre disponibile.
Aggiungo un aneddoto che non tutti conoscono.
Io ho un euro, tu hai un euro.
Io ti do il mio euro, tu mi dai il tuo euro.
Alla fine io ho un euro e tu hai un euro.
Io ho un'idea, tu hai un'idea.
Io ti do la mia idea, tu mi dai la tua idea.
Alla fine io ho due idee e tu hai due idee.
Felice se ho dato un'idea.
Molto cordialmente vi saluto e vi auguro successo.
Il contribuito prezioso di un lettore...
Messaggio da SicurAUTO » 01/04/2003, 17:44
la ringrazio infintamente per aver voluto contribuire a questa preziosa, quanto delicata, riflessione sul tema della sicurezza stradale in autostrada.
Le avanza due proposte:
1) Il concorso: lo trovo alquanto interessante. Tuttavia costringere gl'inventori a non poter brevettare le proprie proposte mi sembrerebbe un pò troppo, visto che ogni inventore ci tiene a far propria ogni invezione. E questo mi sembra più che giusto...
Certo si potrebbe "costringere" gli inventori a concedere i propri brevetti a titolo "quasi gratuito" alla comunità europea in modo che possano essere attuati senza dover spendere troppo.
2) La proposta delle luci di segnalazione: beh per quanto ne so io in alcuni tratti autostradali (non ricordo quali però) un sistema del genere esiste già. Se non ricordo male in un tratto addirittura tale sistema è un brevetto BMW, peraltro già utilizzato all'estero. Ci sono tante invenzioni che prevedono l'utilizzo di sistemi di segnalazione visivo ma come al solito sono i costi che preoccupano le società di gestione delle autostrade, prima tra tutte Autostrade spa che gestisce la maggior parte della rete autostradale. Non so se lei ha letto il nostro articolo sul sistema antitamponamento del sig. Mayer, beh in caso non l'avesse fatto ecco il link: http://www.sicurauto.it/antitamponamento.htm
Beh come vedrà questo sistema è già stato inventato da tempo ma come al solito le cose tardano ad essere attuate. Dopotutto basterebbe investire di più sulle infrastrutture per poter finalmente risparmiare sui costi sociali, altissimi peraltro, provocati dagli incidenti stradali...
Ce ne fossero tanti di cittadini come lei. Complimenti...davvero!Vi mando quest'E-mail per risposta alla vostra sollecitazione perché, come cittadino, devo anch'io fare la mia parte e sono sempre disponibile.
Questa frase la ricorderò sempre, è bellissima! Grazie...Aggiungo un aneddoto che non tutti conoscono.
Io ho un euro, tu hai un euro.
Io ti do il mio euro, tu mi dai il tuo euro.
Alla fine io ho un euro e tu hai un euro.
Io ho un'idea, tu hai un'idea.
Io ti do la mia idea, tu mi dai la tua idea.
Alla fine io ho due idee e tu hai due idee.
Claudio
Messaggio da bieffe91 » 04/04/2003, 11:05
Io percorro in media circa 40.000 solo in autostrada all'anno e ne vedo di tutti i colori gente che io per prova mi metto a quasi 200 Km orari ti lampeggia per poter passare e se non lo fai ti sorpassano a destra e ti fanno IL DITO, pochissimi guardano nello specchietto laterale prima di sorpassare,anzi se stai arrivando ti tagliano davanti.
Quindi per me quando c'e' nebbia non e' il caso di chiudere le autostrade ma, basterebbe un po' di buon senso da parte di tutti gli autisti.
Girando parecchio all'estero Germania,Austria,Svizzera,Francia,mi sono reso conto che la velocita' e' controllatissima in questi paesi, io sono stato multato in Austria per aver superato il limite di6Km mentre quando il popolo TEDESCO viene in Italia nessuno gli dice nulla vanno come dei pazzi e danno sfogo alla loro voglia di correre,visto che tutti hanno auto come voi sapete tutte di piccola cilindrata.
Tirando le somme : piu' buon senso da parte nostra e piu' severita, controlli da parte di chi di dovere...
Ringraziandovi di avermi dato la possibilita' di dire la mia cordialmente vi saluto
bieffe91
Incidente shock A14
Messaggio da pu.ri » 17/05/2003, 10:36
FATALISTI ED INETTI CONTINUANO A PROVOCARE MORTI.
A RI...BASTA STRAGI SULLE STRADE!!!
Altri 12 morti "accertati", detto in burocratese, sull'autostrada A4, in Veneto, per la nebbia. E la conta non è ancora finita, come sta a testimoniare proprio quel "accertati".
Ancora una volta, la colpa, le colpe, anche ascoltando le massime autorità di controllo del traffico, sono da far risalire esclusivamente a chi guida e ai suoi comportamenti.
Ma se un utente adotta alla lettera, per i suoi comportanti alla guida, tutto ciò che prescrive il codice della strada quando vi sono condizioni atmosferiche sfavorevoli, soprattutto in caso di "nebbia fittissima" e, qualche incosciente, gli va addosso e dà inizio a vere e proprie catastrofi, quell'utente o altri, che spesso non sono neppure alla guida, che colpe hanno? In questi casi subentra forse la fatalità? A chi competeva e compete controllare e fare in modo che i bollori degli "incoscienti", e non solo in caso di nebbia, vengano repressi? Inoltre, a chi competeva e compete intervenire, dopo aver costruito strade proprio per incentivare la velocità dei trasporti, come le autostrade, con tecnologie adeguate in grado di limitare i danni in certe, sicure, occasioni e periodi dell'anno e non limitarsi solo a riscuotere pedaggi?
E' ora di smetterla con tanta ipocrisia e incoscienza!
Se anche nel resto dell'Italia la magistratura chiamasse nelle aule dei tribunali a rendere conto del proprio operato e delle loro infinite colpe i gestori delle strade e i loro responsabili tecnici, dalle autostrade, come avvenuto due anni fa per la famigerata Salerno - Reggio Calabria, alle strade statali, provinciali e comunali novemila morti ogni anno diverrebbero presto un ricordo.
E' vergognoso, di fronte a tragedie che si ripetono con una precisione cronometrica, ogni anno, fare l'elenco dei morti 'accertati' e non accertati mentre, come abbiamo già ripetutamente denunciato, sulle autostrade il massimo della tecnologia contro la nebbia restano ...gli "occhi di gatto".
Vogliamo sinceramente augurarci che il nascente "Comitato Nazionale Organismi Sicurezza Stradale" faccia proprie ed assuma iniziative ferme e decise contro tutte queste macroscopiche carenze ed omissioni che sono la vera causa di oltre il 50% dei novemila morti che ogni anno insanguinano le nostre strade e di un numero incalcolabile di feriti di cui, circa 25.000, che restano inchiodati a vita su di una sedie a rotelle o in un lettino di ospedale.
Solo in casi veramente imprevedibili e imponderabili, carenze o esagerazioni comportamentali negative di un individuo, devono poter determinare una estrema conseguenza che costi la vita. Ciò non è affatto un'utopia, come ci dimostra, per esempio, l'applicazione della nostra legislazione nazionale sul possesso e uso delle armi. Considerata all'avanguardia nel Mondo.
Qualcuno è in grado di spiegare perchè quella applicata, invece, alla "strada", nell'accezione più vasta del termine, in Italia debba continuare a fare acqua da tutte le parti?
Nel far pervenire, alle famiglie delle vittime del disastro di stamani sull'autostrada A4, tutta la nostra solidarietà e comprensione del loro dolore, è nostra sincera speranza che questo ennesimo tributo di vite innocenti possa essere di monito vero per il futuro. Soprattutto, e prima ancora che per gli 'utenti', per i responsabili di quella arteria autostradale e di tutte le autostrade e strade che attraversano l'Italia.
Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini" - aderente al C.N.O.S.S.
Il Presidente: Dr. Luigi Antonio Ciannilli
Messaggio da Paolo UD » 09/09/2003, 7:33
Premetto che sono un automobilista e che spesso mi con i camionisti per il loro atteggiamento, però conosco il mondo dei trasporti su ruota per esigenze di lavoro.
Ora, tutti tendono a generalizzare la categoria dei trasportatori, me dimenticano che sono tre le realtà che circolano nelle ns. strade:
- i camion delle grosse compagnie,
- i padroncini,
- gli esteri (che sarebbe bene distinguere tra quelli dell'est e quelli del centro-nord-ovest europa)
Cercando di sintetizzare posso dirvi che mentre le compagnie italiane e quelle europee devono (e hanno) avere mezzi efficenti e moderni (sono facilmente e frequentemente soggetti a controlli, l'austista è dipendente con tutti gli annessi e connessi [sindacati ecc]), devono rispettare le portate e le ore di guida ecc., i padroncini tendono a fare ciò che vogliono in termini di ore di lavoro e portate e spesso non hanno i soldi per fare le manutenzioni (ricodarevi che il settore dei trasporti è in forte crisi). I mezzi provenienti dall'est sono molto spesso delle carrette ma non vengono mai bloccati (basterebbe al confine [per la cronaca sono friulano, e qui ne abbiamo di confini!]) forse perché non riuscirebbero a capirsi.
Ci si dimentica poi che realmente per sopravvivere al giorno d'oggi i trasportatori devono cercare di aggirare le leggi a discapito della sicurezza (e questo non piace a nessuno).
Forse serve o forse no farli andare tutti in fila indiana (certo che investire in mezzi moderni, con molti cavalli e poi andare in coda a un tir lituano a 30 all'ora in salita .....) ma sarebbe opportuno che chi fa i controlli facesse rispettare anche quelle leggi rimaste lì a far ragnatele (vedi tariffe a forcella) affinché tutti possano confrontarsi con pari diritti, perché non dimentichiamocelo che in tutti i settori la sicurezza costa e tutti dobbiamo pagarla.
Le grandi industrie tirano sui prezzi (tanto trovano sempre chi accetta tariffe basse) ma se non prendi, non puoi spendere (ricordate il caso dell'aereo russo che per risparmiare 2 lire sul trattamente antighiaccio è caduto a Verona?).
Entro i prossimi anni avremo sulle nostre strade una marea di mezzi comunitari provenienti dall'est, se non sviluppiamo la cultura della qualità - sicurezza - costo del servizio allora sarà veramente come scendere in trincea entrare nelle ns autostrade. (e guardate che il mio non è un discorso razzistico)
In sintesi, mi vanno bene tutte le soluzioni da adottarsi per la sicurezza stradale, ma non sopporto quando si generalizza e si criminalizza una categoria (e non ditemi: si ma tu hai generalizzato con quelli dell'est , è chiaro che c'è sempre qualche mosca bianca e qualche pecora nera... ) tanto per scaricare la propria coscenza sugli altri.
Ultima considerazione: avete mai provato a viaggiare su un camion? Sapete quante volte capita che un automobilista sorpassa a "pelo" poi si inserisce e frena perché deve subito uscire dallo svincolo?
E non dimenticate che anche i camionisti sono padri di famiglia che cercano di portare a casa i panetto e non vedono l'ora di stare con i propri cari.
(ci sarebbe poi da parlare delle aree di sosta non attrezzate che abbiamo in Italia per consentire un adeguato riposo, ma diventa troppo lungo ).
Scusate lo sfogo
Paolo
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Re: Non generalizziamo...
Messaggio da alexscard » 15/10/2003, 22:57
ma che macchina è quella?forse una clio?Sicurauto ha scritto:Ciao vittoredarin,
il problema non sono SOLO i camionisti e quindi sarebbe meglio non generalizzare...
Il discorso è che spesso e volentieri sono poche le persone che rispettano i limiti di velocità e quindi, con l'alta velocità e la nebbia fitta, gli incidenti diventano molto più probabili.
Certo è che un camion a 80 Km/h provoca un danno maggiore di una vettura che procede alla stessa velocità. Sulla A4 si sono viste auto ridotte in condizioni incredibili e non penso che i camionisti andassero così piano...
Un'auto non si riduce così per nulla!!!
Quindi non bisogna dimenticare che i grossi trasportatori hanno delle responsabilità maggiori della famigliuola che va in gita la domenica!! Non dimentichiamocene...
Ma dare tutta la colpa a loro mi sembra anche troppo.
E' un male difficile da sconfiggere la mortalità sulle strade, la vera sicurezza deve partire da noi facendo da esempio agl'altri e cercando di contribuire, nel nostro piccolo, alla VERA educazione stradale.
Claudio
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