[Osservatorio Cinture] Morti o feriti perchè senza cinture

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Messaggio da ottobre_rosso » 28/10/2013, 15:27

Va fuori strada: camion distrutto, ma lui esce illeso dai rottami

Camionista di Ponso finisce contro un platano sulla provinciale 90. Esce miracolosamente senza ferite: fondamentale la cintura di sicurezza

MONTAGNANA. A venti giorni dal tragico incidente che tolse la vita alla ventiquattrenne Elisa Peria, la provinciale 90 “dell’Argine Padovano” è stata teatro di un altro pauroso incidente, fortunatamente concluso senza gravi conseguenze. Venerdì pomeriggio, intorno alle 18.30, un camion della Veronesi Mangimi è uscito violentemente di strada, finendo contro un platano e scaraventando il rimorchio in un campo. L’abitacolo del camion si è ribaltato, contorcendosi in una prigione di lamiere.

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Il conducente, T.D. di Ponso, è rimasto praticamente illeso: provvidenziale è stato l’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del camionista. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Castelbaldo e la polizia locale di Montagnana. L’incidente è avvenuto in via Saoncella ed ha paralizzato la provinciale per qualche decina di minuti.

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Messaggio da ottobre_rosso » 04/11/2013, 15:21

Corre con la pioggia e si schianta: muore la figlia di appena 4 mesi

Secondo la Polstrada la piccola era su un seggiolino non a norma e non era fissata con cintura di sicurezza

BOLZANO - Gravissimo incidente oggi nel primo pomeriggio sulla superstrada Merano-Bolzano, vittima una bimba di soli 4 mesi.

L'auto guidata dal padre, un albanese regolare in Italia, è andata a sbattere, pare per la velocità troppo elevata e per l'asfalto bagnato, contro il guard rail centrale nel tratto compreso tra Terlano e Vilpiano.

La bimba era stata sistemata sul sedile davanti della Seat Leon su un seggiolino non adatto alla sua età e che non aveva la cintura di sicurezza: sarebbe stata sbalzata fuori dall'abitacolo. Feriti anche entrambi i genitori.

La superstrada è rimasta bloccata a lungo. La piccola è stata soccorsa e portata all'ospedale di Bolzano, ma i medici non sono riusciti a salvarla. Feriti anche entrambi i genitori. Dei rilievi di legge si sta occupando la polizia stradale.

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Messaggio da ottobre_rosso » 09/04/2014, 15:29

Tocca l'erba e l'auto decolla: muore Patrizia, lascia due figli piccoli

La Golf si capovolge in volo e si schianta su un ponticello. Erano le 4.30, tornava dal lavoro in osteria. Non aveva le cinture

MARENO DI PIAVE (TREVISO) - Un improvviso malore alla guida, forse una distrazione o un colpo di sonno, e l'auto che come una scheggia impazzita esce di strada. Finisce lo corsa sull'erba, centra un ponticello di cemento, decolla e atterra, capovolta sulla recinzione di un vigneto.

Un boato sordo, nel cuore della notte, in mezzo al nulla, nel buio: nessun testimone, nessuno che riesca immediatamente ad intervenire per prestare soccorso. Sono le 4.30 del mattino. È via Mantese a Mareno di Piave, un tratto di curva, in prossimità di via Donà delle Rose. È qui che Patrizia Menegazzo, 43 anni, barista di Ponte della Priula, mamma di due figli è andata incontro al suo tragico destino. Stava facendo ritorno a casa dopo aver terminato il turno di lavoro, all'osteria-trattoria Fior di Bocca di Strada, a Mareno di Piave.

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La morte è sopraggiunta, forse dopo una brevissima agonia, a causa delle gravissime lesioni riportate nell'incidente. Per molto, troppo tempo, complice anche l'ora tarda, nessuno percorre via Mantese e l'allarme al 118 non viene così lanciato. Fortunatamente, a bordo del mezzo, è installato un antifurto satellitare, l'unibox-autobox, che segnala l'incidente agli uomini del soccorso stradale Serafin di Oderzo. Quando giungono sul posto, alle 4 del mattino, non possono però far altro che allertare i medici del Suem 118, la polizia stradale e i vigili del fuoco.

Patrizia Menegazzo, intrappolata tra le lamiere della sua Golf, è già morta. Non indossava le cinture di sicurezza. Forse neppure questo accorgimento avrebbe permesso di salvarsi da uno schianto tanto violento.

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Messaggio da ottobre_rosso » 23/05/2014, 21:10

Pauroso incidente a Licola. Due bambine in prognosi riservata, viaggiavano senza cintura

Scontro frontale tra due auto nei pressi del Depuratore a Licola Borgo. Gravi due bambine di 3 e 5 anni che viaggiavano in una delle due vetture insieme alla madre che ha riportato ferite multiple. Le bambine sono in prognosi riservata al Santobono ed una è intubata ma, come riporta Il Mattino, non sarebbero in pericolo di vita.

Nell’altra auto un automobilista, anche lui ricoverato con fratture multiple.

La polizia municipale sta facendo degli accertamenti. Dalle prime notizie sembrerebbe che nessuna delle due auto fosse assicurata e che nella vettura contenente la mamma con le bambine i passeggeri non avessero neanche le cinture di sicurezza allacciate.

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Messaggio da ottobre_rosso » 05/08/2014, 9:23

Bimba senza cintura muore in un incidente

A Padova, sinistro mortale: la bimba non aveva la cintura di sicurezza

Ancora un genitore che "dimentica" di allacciare la cintura di sicurezza al figlio che viaggia sul sedile anteriore, ancora un sinistro mortale, e lesioni letali probabilmente evitabili col piccino correttamente allacciato. Stavolta è accaduto a Padova, sette giorni fa: non aveva le cintura allacciata e il seggiolino su cui era seduta la piccola Eliza Maria di soli quattro mesi non era ancorato ai meccanismi di sicurezza della vettura. Questi almeno i primi riscontri sulle possibili cause del tragico incidente di Piazzola sul Brenta in cui ha perso la vita la bimba.

PROFONDO DRAMMA FAMILIARE
- Così, la madre Doina, protagonista dell'uscita di strada al volante della sua Fiat Brava, oltre a vivere il profondissimo dramma per la morte della piccolina, è pure indagata per omicidio colposo, ossia dovuto a imperizia e imprudenza. La donna, rimasta tramortita nell'abitacolo della vettura, se l'è cavata con ferite di lieve entità. L'autopsia sulla piccola ha confermato che la morte è stata provocata dai gravissimi traumi riportati nell'impatto. È ritornata a casa dall'ospedale Doine Fiorentine Calimandruc, la donna romena di 34 anni, che ha perso la figlioletta Eliza Maria. I medici del Pronto soccorso di Cittadella l'hanno dimessa, dopo aver accertato che dall'incidente non aveva riportato ferite particolari e dopo averla assistita nel momento di choc seguente la notizia della morte della piccola. Con lei, scrive mattinopadova.gelocal.it, c'era il marito Cristian, che le è rimasto vicino anche se sconvolto dalla tragedia. Entrambi straziati, si sono chiusi nel lutto nella loro abitazione di via Falcone 12, a Tremignon.

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Messaggio da ottobre_rosso » 27/10/2014, 16:13

Pensionato muore nello scontro tra due auto

Donato Bevilacqua, 74 anni, calabrese di Gioia Tauro, è rimasto ucciso sul colpo. L’urto è stato fatale anche perché aveva dimenticato di allacciare la cintura di sicurezza

MANTOVA. La Golf è arrivata in velocità. Inutile la frenata, altrettanto il tentativo di sterzare. E si è incuneata di spigolo, come un proiettile, nel muso della Fiat Punto appena sbucata dallo stop. Un urto di violenza inaudita quello che, domenica pomeriggio alle porte di Buscoldo, sulla provinciale per Cesole, ha provocato la morte di un pensionato di Pietole.

Donato Bevilacqua, 74 anni, calabrese di Gioia Tauro, è rimasto ucciso sul colpo. L’urto è stato fatale anche perché aveva dimenticato di allacciarela cintura di sicurezza. Il conducente della Golf, Abdelfatah El Hachimi, 31enne marocchino residente a Viadana, è finito in ospedale. Le sue condizioni non sarebbero gravi. La provinciale, nel tratto interessato dall’incidente, è rimasta in parte bloccata per quasi tre ore mentre gli agenti della polizia stradale si occupavano di rilievi e accertamenti sulla dinamica del sinistro.

L’incidente è accaduto alle 17.30 mentre il pensionato di Pietole rientrava a casa dopo essere stato in visita a parenti in una frazione di Marcaria. Dopo aver imboccato la comunale via Barzelle a Pilastro, Bevilacqua è arrivato all’incrocio su cui convergono la provinciale e la comunale per la frazioncina di Ronchi. Ha guardato a destra e a sinistra e poi ha deciso di passare. Una decisione che purtroppo gli è stata fatale.

Il luogo dell’incidente è un incrocio dall’orizzonte sgombro tra una stradina comunale e una provinciale in quel tratto perfettamente rettilinea. Il pensionato, prima di ripartire allo stop, ha visto la Golf grigia in arrivo dalla sua sinistra? Probabilmente sì. Ma non è stato in grado di calcolare la velocità, probabilmente più elevata del limite dei novanta chilometri all’ora che vige lungo la provinciale. E ha lasciato andare la frizione. Ha fatto in tempo a passare la metà della carreggiata e a mettere la Punto in linea lungo la corsia per Mantova. S’è comunque venuto a trovare sul percorso dell’altra vettura.

Da parte sua il giovane della Golf, vista a distanza la Punto che sbucava dallo stop alla sua destra, ha pigiato a tutta forza il pedale del freno. Sull’asfalto è rimasto il segno dei pneumatici per quaranta metri. Una traccia nera che in prossimità dell’incrocio vira verso sinistra. Forse una sbandata provocata dai freni, forse l’estremo tentativo di evitare l’ostacolo. L’impatto è stato tremendo, come un’esplosione. Il muso della Punto s’è accartocciato, la velocità ha reso la Golf una sorta di pressa. L’auto di Bevilacqua, dopo aver girato due volte su se stessa, s’è fermata sul ciglio. Per il pensionato nulla da fare.

Fonte: gazzettadimantova
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Messaggio da ottobre_rosso » 05/11/2014, 16:08

Cavallirio, muore dopo il concerto della notte di Halloween

All’alba è finito contro un ponte della ferrovia. Aveva suonato a San Maurizio, l’incidente a Borgosesia. Pare che Matteo non indossasse la cintura di sicurezza



L’orrore con cui si scherza e ci si diverte la notte di Halloween all’alba è diventato realtà. Matteo Lamolinara, 28 anni, di Cavallirio è morto a Borgosesia forse a causa di un colpo di sonno: la sua auto è finita contro un pilone del ponte della ferrovia.

Musicista, muratore, futuro imprenditore. Matteo Lamolinara lascia i genitori, una sorella, la fidanzata Elisa e una famiglia già sconvolta dalla morte dello zio Franco Lamolinara, rapito e ucciso in Nigeria. Matteo Lamolinara venerdì sera stava rientrando da San Maurizio d’Opaglio, dove aveva suonato alla struttura polivalente insieme agli amici di «Mad», una band di hard rock - heavy metal formata anche da Denis Gottardo, Roberto De Marco e Andrea Tricarico.



«Stavamo festeggiando Halloween - racconta Caterina, un’amica di Matteo - e abbiamo ballato fino all’1,30. Li ho salutati mentre cenavano e mi sono fatta firmare un cuscino da tutti i musicisti. Scherzavamo: “Fateci l’autografo perché diventerete famosi”. Stamattina ho avuto la tragica notizia».

Lamolinara stava rientrando a Cavallirio da San Maurizio d’Opaglio a bordo del suo fuoristrada carico di strumenti musicali. Intorno alle 5 aveva terminato di percorrere la Cremosina, proveniente da Valduggia.



Mentre entrava a Borgosesia, l’auto ha toccato prima un muretto a bordo strada e poi si è schiantata contro il pilastro del ponte della ferrovia, dove la carreggiata si restringe. Pare che Matteo non indossasse la cintura di sicurezza, ma saranno le indagini della polizia stradale a chiarirlo. Alla passione per la musica e per il rock, il giovane affiancava un grande impegno sul lavoro.

Da una decina d’anni lavorava per l’impresa edile Calderini di Cavallirio. «Voleva restare con noi fino a fine anno - dice Giacomo Calderini - perché a inizio 2015 si sarebbe messo in proprio. Era un bravo ragazzo e un bravo lavoratore. Anche se era giovane e nel nostro settore ci vuole molto tempo per imparare bene il mestiere, era comunque pronto a fare il salto e a mettersi in proprio».

Fonte:lastampa.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 18/11/2014, 16:13

Incidente choc nel lodigiano, bimba di 4 mesi morta sul colpo: senza cintura e senza seggiolino

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LODI - Una bimba di 4 mesi è morta, dopo essere stata sbalzata dall'auto dei genitori che si è scontrata con la macchina di un pensionato in una rotonda a Salerano sul Lambro, nel lodigiano. La piccola è morta durante il trasporto al Niguarda di Milano.
La mamma, in gravi condizioni, è stata intubata e ricoverata a Pavia. Viaggiava in auto in braccio alla madre, indiana, e quindi senza cintura di sicurezza allacciata e senza seggiolino la piccola di 4 mesi stata sbalzata fuori dall'abitacolo ed è morta qualche ora dopo. Anche la mamma non aveva la cintura allacciata ed è stata anche lei sbalzata con la vettura insieme alla piccina. La famiglia, indiana, viveva da qualche anno a Lodi Vecchio. Il padre ha riportato un trauma toracico a causa della cintura, che lui aveva allacciato, ma non di notevole entità segno, però, di quanto è stato violento lo scontro. Tutto è avvenuto lungo la provinciale 17, all'altezza della rotonda all'incrocio con via Vittorio Veneto. La ricostruzione dell'incidente è in via di accertamento.

Fonte: leggo.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 28/11/2014, 13:27

Pordenone, famiglia distrutta in un incidente: correvano per portare la bimba in ospedale

PORDENONE - Una bimba di tredici mesi e la mamma di 24 anni, Ghita Kabbate, sono morte
lunedì sera in via Nuova di Corva a Pordenone, sbalzate fuori da un’auto. Una Fiat Punto alla cui guida c’era Mohamed Barka, 26 anni, padre e marito. Stavano andando in ospedale perchè la piccola, un anno compiuto il 12 ottobre, stava male. Una corsa verso il Santa Maria degli Angeli che si è trasformata in tragedia.

La procura di Pordenone ha indagato per omicidio colposo plurimo sia Mohamed Barka sia Germano Pettarin, l’insegnante di 50 anni che era al volante della Mercedes scontratasi con l’auto della famiglia marocchina. Nei prossimi giorni sarà fatto un esame esterno sul corpo di madre e figlia, prima di concedere il nulla osta per il funerale.

Sono emersi altri particolari sullo spaventoso incidente. Padre, madre e figlia sono stati sbalzati dall’auto perchè non avevano allacciato le cinture di sicurezza. La mamma, da quanto appreso, era sul sedile anteriore con la piccola in braccio, accanto il marito al volante. Solo lui è vivo, ma distrutto da un dolore che non conosce parole.

Fonte: ilmessaggero.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 20/12/2014, 22:18

Catania-Ragusa, ennesima croce muore un ventiduenne di Vizzini

Lo sfortunato guidatore, che non indossava la cintura di sicurezza, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed è rimasto schiacciato dalla sua stessa auto.

CATANIA - L’ennesima croce piantata sul “cimitero d’asfalto” della strada statale Catania-Ragusa porta inciso il nome di Giangregory Todaro, deceduto questa mattina dopo un terribile scontro in contrada Falso Corrotto. Il grave incidente è costato la vita al giovane, originario di Vizzini, che aveva compiuto 23 anni lo scorso 2 dicembre ed era in cerca di un lavoro fisso. Todaro, poco prima delle 11, si trovava alla guida della sua Fiat Panda, sulla quale viaggiava con un amico 21enne. I due percorrevano la Sp 28/III in contrada Poggio Impiso per raggiungere la Ss 514.

Immagine

In prossimità della rotatoria di contrada Falso Corrotto, l’auto si è immessa sulla Catania-Ragusa scontrandosi in pieno con una Renault Laguna proveniente da Vizzini Scalo e diretta verso il capoluogo etneo.
L’impatto tra le due vetture è stato violentissimo: la Fiat Panda, centrata nella parte posteriore del lato guida, si è ribaltata più volte prima di terminare la sua corsa, una ventina di metri più avanti, capovolta dentro un’aiuola della rotatoria. Lo sfortunato guidatore, che non indossava la cintura di sicurezza, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed è rimasto schiacciato dalla sua stessa auto.

A prestare i primi soccorsi sono stati i carabinieri della stazione di Vizzini e i sanitari del 118, che hanno però trovato il giovane già in fin di vita. Giangregori Todaro è spirato a causa dei traumi alla testa e su varie parti del corpo poco prima che atterrasse l’eliambulanza. Il 21enne che viaggiava con lui è stato invece portato in elicottero al «Cannizzaro» di Catania per valutare l’origine di un dolore al torace, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sono invece stati accompagnati all’ospedale di Lentini, per accertamenti, i due coniugi, originari di Vittoria, che si trovavano a bordo della Renault.

Fonte: lasicilia.it
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