[Osservatorio Cinture] Morti o feriti perchè senza cinture

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Messaggio da ottobre_rosso » 15/10/2019, 11:10

Auto contro guard-rail, 4 giovani morti nel Catanese: tutti senza cinture di sicurezza


I ragazzi erano usciti dalla discoteca, salvo solo il guidatore: gli esami diranno se era ubriaco o sotto l’effetto di droga

Quattro giovani, due dei quali minorenni, sono morti in un incidente stradale avvenuto all'alba sulla strada statale 121, Paternò-Catania, nello svincolo per Belpasso. Le vittime erano su una Seat Leon guidata da un 48enne rimasto ferito: per cause in corso di accertamenti, la vettura si è schiantata contro il guard-rail della rampa.

Il 48enne alla guida dell'auto è stato ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania, le sue condizioni non sarebbero gravi. Le vittime sono la convivente dell'uomo, Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, Salvatore Moschitta, di 20, Manuel Patronio, di 17, ed Erika Germanà, di 15.

A bordo della Seat Leon nessuno aveva allacciato le cinture di sicurezza. Così, quando il quarantenne al volante ha perso il controllo - secondo gli inquirenti a causa dell'alta velocità - finendo contro il guardrail, l'auto si è disintegrata in più parti e i cinque a bordo sono stati proiettati all'esterno. Sono morti tutti sul colpo. Il gruppo tornava da una serata in discoteca. I carabinieri della compagnia di Paternò attendono gli esiti degli esami per verificare se il 40enne si fosse messo alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza.

«Siamo increduli e storditi dalla terribile notizia che quattro nostri concittadini giovani,giovanissimi, abbiano perduto la vita in un gravissimo incidente stradale sulla strada statale 121». Lo afferma il sindaco di Adrano, Angelo D'agate, sull'incidente stradale di Belpasso, nel Catanese, in cui sono morti quattro giovani, compresi due minorenni. «Un'immane tragedia - aggiunge il sindaco sulla propria pagina di Facebook - ha colpito la nostra Comunità che in silenzio e con le lacrime agli occhi fa proprio il grande dolore ed il grave lutto subito dai familiari, ai quali ci stringiamo con un abbraccio fraterno».

Fonte: lastampa.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 23/10/2019, 20:16

Incidente in tangenziale a Milano, due morti. Poi schianti a catena

Poco prima delle 16 lo schianto sulla Est vicino all’uscita di Cascina Gobba: morti una donna di 36 anni e un uomo anziano, ferito un ragazzo di 26 anni. Nel pomeriggio una serie di incidenti sulla Nord, tra Sesto e Monza


In una giornata difficile per il pesante maltempo, sulle tangenziali di Milano lunedì si sono registrati una serie di incidenti che hanno avuto pesanti ripercussioni sul traffico. Lo schianto dalle conseguenze più tragiche si è verificato sulla tangenziale Est di Milano. Poco prima delle 16, nel tratto tra l’innesto della Nord e l’uscita di Cascina Gobba, in direzione sud, due auto e un tir si sono scontrate: una delle vetture è rimasta schiacciata tra il guardrail e il camion. Una donna di trentasei anni e un uomo anziano - ancora da identificare - sono morti sul colpo, mentre un 26enne è stato portato in codice giallo al San Raffaele. Le due vittime viaggiavano senza cinture di sicurezza su una Twingo: chi guidava ha perso il controllo. Dopo l’urto con il guard rail, la Twingo ha urtato lateralmente una seconda vettura, che si è girata su se stessa proprio mentre sopraggiungeva un camion che ha centrato l’auto. Un secondo furgone avrebbe poi investito una delle vittime, dopo che era stata sbalzata a terra dal primo impatto. Questa ipotesi è al vaglio della Polizia stradale. Disastrose le ripercussioni sul traffico con decine di chilometri di coda. È stata istituita l’uscita obbligatoria in via Palmanova con tutto il traffico della tangenziale Est e Nord dirottato sulle strade cittadine già segnate dal traffico per il maltempo.

Immagine

Per tutto il pomeriggio si sono poi susseguiti sulle tangenziali di Milano una serie di incidenti e tamponamenti, che hanno portato al ferimento di varie persone e a una semiparalisi del traffico. Alle 16.03 un 26enne è rimasto ferito in un incidente tra due auto in zona Monza, e dopo pochi minuti un 57enne è uscito di strada nel tratto fra Cinisello Balsamo e la Villa Reale; alle 16.45 in zona Cologno Monzese ferito un 45enne, e in un incidente in zona Nova Milanese, alle 17.10, è rimasto ferito un 49enne. Pesantissime le conseguenze sul traffico in tutta la zona nord-est di Milano, da Linate al Parco Lambro, dove anche il maltempo ha fatto la sua parte. (ha collaborato Daniele Bennati)

Fonte: milano.corriere.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 03/11/2019, 17:34

ROMA Tragedia nella notte sulla A1: un morto

Tragedia nella notte sulla A1. Un uomo di 47 anni ha infatti perso la vita a causa di un incidente stradale. Il tutto si è verificato poco dopo le 3 di questa mattina al chilometro 584, tra l’allacciamento con la Diramazione Roma Sud e Valmontone, in direzione Napoli.

Il 47enne, forse a causa dall’alta velocità, ha perso il controllo dell’auto e, dopo aver sbandato contro il guardrail, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Il successivo impatto con l’asfalto ne ha poi causato il decesso sul colpo. Poco dopo l’auto incidentata è stata tamponata da un camion, distante diversi metri dal punto della tragedia.

Il conducente del mezzo pesante fortunatamente non ha riportato ferite. Intervenuti sul posto i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 5° Tronco di Fiano Romano di Autostrade per l’Italia.

Secondo una prima ricostruzione degli agenti della PolStrada, il 47enne non indossava le cinture di sicurezza e viaggiava ad una velocità oltre il limite consentito. Questi due elementi saranno tuttavia sottoposti ad un’ulteriore indagine. Dopo lo svolgimento dei rilievi, la strada è stata pulita e alle 5:30 circa la circolazione è ripresa regolarmente sulle tre corsie disponibili.

Fonte: lacronacadiroma.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 05/11/2019, 17:31

Incidente sulla Roma-Fiumicino: muore una ragazza di 20 anni di Ostia, altri due feriti. Interviene l'eliambulanza

Una ragazza romana di 20 anni è morta oggi pomeriggio in un incidente sulla Roma-Fiumicino. L'auto sulla quale viaggiava, è stata tamponato violentemente da un'altra vettura modello Clio guidata da una donna di 41 anni che è in codice rosso al Sant'Eugenio. La ragazza (che probabilmente non indossava le cinture di sicurezza) è stata sbalzata oltre il parabrezza dell'auto, una Punto, finendo sull'asfalto. Nell'urto è rimasto ferito anche il 19enne che era alla guida della Punto, che si trova in codice rosso al San Camillo. La strada è stata riaperta al traffico verso le 19.30. La vittima sarebbe Rebecca Spera, ventenne residente a Ostia.

Immagine

«L'autostrada A91» Roma-Fiumicino «è provvisoriamente chiusa in direzione Aeroporto a causa di un incidente avvenuto al km 14,500. Il traffico è deviato con indicazioni sul posto», ha comunicato Anas subito dopo lo schianto. «L'incidente, per cause in corso di accertamento, ha coinvolto due autovetture causando il decesso di una persona e il ferimento di altre due. Il personale Anas è intervenuto sul posto per ripristinare la transitabilità appena possibile».

Immediati i soccorsi arrivati sul posto sia con le ambulanze che con l'elicottero. La ragazza è stata intubata e i medici hanno tentato di rianimarla, ma alla fine non ce l'ha fatta. Gli altri due feriti sono stati trasportati all'ospedale. Ancora da chiarire l'esatta dinamica, ma l'auto dove viaggiava la ragazza, guidata da un'altra persona, pare procedesse a forte velocità.

Fonte: ilmessaggero.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 11/11/2019, 18:29

Bimba di 10 anni gravissima dopo l'incidente: non era legata con le cinture

La madre 36enne è stata iscritta nel registro degli indagati


Bimba di 10 anni gravissima dopo l'incidente: non era legata con le cinture

Lotta per la vita in un letto del reparto di Rianimazione del Civile di Brescia, la bambina di 10 anni coinvolta nel terribile incidente sull'ex Statale 236 tra Montichiari e Castiglione, in cui è morto sul colpo un gioielliere.

Per la famiglia, di casa a Sommacampagna nel Veronese, sono ore d'angoscia e di preghiera. La piccola viaggiava su un furgoncino insieme al fratellino di 12 anni e alla madre 36enne. Stando a quanto trapelato dai i rilievi della Locale di Montichiari, si trovava sul sedile posteriore ma non sarebbe stata legata con la cintura di sicurezza; sul veicolo non sarebbe stata trovata nemmeno la cosiddetta 'alzatina', ovvero quel dispositivo di ritenuta obbligatoria per i bambini sotto il metro e mezzo d'altezza.

La madre è stata iscritta nel registro degli indagati dal sostituto procuratore di Brescia Federica Ceschi, atto che servirà a stabilire sue eventuali responsabilità sulla sicurezza della figlia. Il fratello 12enne, seduto sul sedile anteriore con la cintura allacciata, è stato dimesso dall'ospedale con una prognosi di 5 giorni. Praticamente illesa anche la 36enne, ora sotto shock per le sorti della figlia. Lei non avrebbe colpe nell'incidente: si sarebbe vista piombare addosso l'altra auto, non potendo far nulla per evitare l'impatto.

Fonte: bresciatoday.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 16/11/2019, 19:28

Tragico incidente a Roma: muore Barbara Biangardo, la figlia ferita

La donna ha perso la vita in seguito ad un incidente stradale mentre accompagnava sua figlia più grande a prendere l'autobus.

Barbara Biangardo era molto conosciuta nel quartiere della Romanina, perché era titolare di una nota scuola guida gestita insieme alla sorella Silvia, in via Ciamarra, a Cinecittà. Ieri mattina, verso le 7, mentre accompagnava sua figlia maggiore di 14 anni alla fermata dell'autobus, all'altezza del bivio tra via Florian e via del Ponte delle Sette Miglia, si è scontrata frontalmente con un'altra autovettura, perdendo la vita tragicamente nello scontro.

Barbara percorreva quel tragitto ogni mattina e lo conosceva bene, anche se in molti nel quartiere lo considerano da sempre molto pericoloso. Era comunque il miglior percorso da seguire per raggiungere le sue mete, l'asilo della bimba più piccola, la fermata dell'autobus per la figlia più grande e l'autoscuola a Cinecittà. La sua auto, una Daewoo Matiz, si è scontrata con una Yaris che proveniva da Tor Vergata, evidentemente non vista, mentre si immetteva su via del Ponte delle Sette Miglia.

I carabinieri hanno svolto tutte le indagini preliminari per stabilire l'esatta dinamica del pauroso incidente in cui Barbara Biangardo ha perso la vita. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe colpevole il guidatore della Yaris, che potrebbe essere accusato di omicidio colposo, per eccessiva velocità.

La macchina sulla quale viaggiavano madre e figlia è stata scagliata, a causa dell'urto, contro il muro di recinzione, lasciando senza vita Barbara, mentre sua figlia è stata soccorsa e condotta all'Ospedale Sandro Pertini, in Via dei Monti Tiburtini.

Ha subito un lieve trauma alla testa, un forte choc e diverse escoriazioni nel resto del corpo. Sembra che a causare la morte della donna sia stato il fatto di non aver allacciato la cintura di sicurezza, perché dai primi rilievi è stata trovata slacciata, ma potrebbe anche essersi aperta a causa del forte urto, che ha sbalzato la vittima violentemente contro il finestrino. Il primo a prestare i soccorsi è stato proprio il conducente dell'altra auto, che ora rischia di essere indagato per aver causato l'incidente mortale; l'uomo, di 52 anni, è stato accompagnato in ospedale per i controlli rituali, per verificare l'eventuale livello di alcol o sostanze tossiche nel sangue, risultati comunque tutti negativi.

Fonte: blastingnews.com
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Messaggio da ottobre_rosso » 27/11/2019, 18:06

Morti nello schianto: la dottoressa e l'operatore sanitario non avevano la cintura

Lei in servizio al distretto di via Guadagnoli e poi alla medicina legale della Usl. Entrambi in pensione. Il dato allarmante: 3 vittime in 20 giorni senza strumenti di sicurezza

Non avevano le cinture Claudia Babbini e Paolo Fatucchi, i due compagni, lei medico a riposo, lui pure pensionato della sanità, morti nell’apocalisse di Ceciliano, il gigantesco scontro in cui sono rimaste coinvolte quattro auto con altri cinque feriti, due dei quali gravissimi. Secondo i primi rilievi, anzi, le cinture erano allacciate alle spalle, in modo da evitare il fastidioso rumore che fanno ormai tutte le auto delle ultime generazioni quando questo strumento di sicurezza non è in funzione.

Non lo scriviamo per dare alle vittime le colpe che non hanno: del frontale loro sono stati gli involontari protagonisti, è stata l’altra vettura, la Ford Focus sulla quale viaggiavano cinque dominicani che correvano verso una camera ardente a Giovi, a buttarsi sulla corsia opposta per evitare un improvviso rallentamento della colonna e un inevitabile tamponamento.

Da questo punto di vista, l’unica colpa di Claudia, che era al volante, e di Paolo, che le stava a fianco, è stata di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E tuttavia siamo a tre morti in meno di venti giorni senza cinture. La dottoressa Babbini e Fatucchi dopo Helenia Rapini, la giovane dipendente dell’Enpa uccisa in a Ristradella.

E’ un dato allarmante perchè dimostra come ancora, a più di trent’anni dall’introduzione dell’obbligatorietà, in troppi ancora rischiano, con comportamenti imprudenti che si riflettono sulla loro vita e su quelle altrui. Forse non sarebbe bastato lo stesso a salvare il medico e l’operatore sanitario in pensione, tanta è stata la violenza di un impatto nel quale si sono sommate le velocità delle due vetture, ma non è detto.

Fonti investigative fanno notare come i dominicani, nonostante la forza dell’urto, si siano salvati, anche perchè indossavano le cinture. Le auto di oggi hanno una cella di sopravvivenza pensata per resistere anche in condizioni estreme. Se la morte di Claudia e Paolo serve almeno di lezione, sarà stata meno inutile. Il resto è appunto la cronaca di due vite perdute.

La dottoressa Babbini, 66 anni, pensione da un paio, aveva speso un’intera carriera dentro la Usl, prima al distretto di via Guadagnoli e poi alla medicina legale di via Curtatone, dove la ricordano come una collega efficiente e cordiale. Tanti la ricorderanno perchè aveva fatto parte a più riprese della commissione patenti.

Paolo Fatucchi, 70 anni spesi quasi per intero in zona Giotto, era un medico mancato, che dopo aver frequentato medicina all’università era comunque rimasto nella sanità. I due non lasciano figli e neppure familiari stretti, solo qualche parente e amico che la Polstrada ha fatto fatica a rintracciare.

Ormai si aspetta solo il via libera per i funerali. Abel Lopez, 53 anni, il dominicano al volante, sarà inevitabilmente indagato per omicidio stradale plurimo, ma le cinture di sicurezza mancanti gli lasciano lo spazio di qualche attenuante. La 71 è già una strada assassina, se c’è anche l’imprudenza il cocktail diventa incontrollabile.

Fonte: lanazione.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 12/12/2019, 17:19

Incidente a Bonavigo: morti Luca Verdolin, Chiara e Francesca Mercurio. «Troppo veloci e senza le cinture»

Ronco all’Adige sotto choc per Luca, Francesca e Chiara, ricordata lunedì a scuola. «Sarà lutto cittadino»

La loro Fiat Multipla sarebbe andata troppo veloce, quasi certamente oltre il limite massimo consentito. E i tre ragazzi a bordo, al momento di quel violentissimo schianto, non avrebbero avuto allacciate le cinture di sicurezza che forse avrebbero potuto proteggerli o, almeno, evitare sabato il più drammatico degli epiloghi. Sarebbero comunque questi - velocità eccessiva e mancato utilizzo delle cinture - i due imputati a cui, stando alle ipotesi al vaglio del pubblico ministero Elvira Vitulli, andrebbe addebitata la tragedia di Bonavigo. A tre giorni da quel terribile incidente, resta l’unica certezza delle incolmabili perdite di Luca Verdolin, 23 anni, e delle sorelle Francesca e Chiara Mercurio, 20 e 15 anni, tutti residenti a Ronco all’Adige: tre giovanissime vite spezzate presto, troppo presto, in via Pilastro e in pieno giorno, poco dopo le 13. Un tratto di strada la cui pericolosità era già finita al centro delle polemiche, tanto è vero che già dal 2010 si progettava a trecento metri di distanza la realizzazione di una rotatoria tra via Pilastro e via Giovanni XXIII.

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I testimoni
Sono stati sentiti altri testimoni su quanto accaduto sabato,e dai loro ricordi sarebbe arrivata l’ulteriore conferma dell’elevata velocità a cui probabilmente procedeva la Fiat Multipla prima dello schianto. Anche il groviglio di lamiere in cui si presentava la vettura dopo l’impatto, costituirebbe - secondo gli investigatori - un’ulteriore prova che quasi certamente stavano andando troppo forte. In Procura è stato aperto un fascicolo come pura formalità e,una volta ultimati gli accertamenti di rito, verrà subito chiuso. Non è stata disposta l’autopsia né il sequestro del mezzo: risulta infatti già chiara, stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri di Legnago, la dinamica del tremendo schianto di sabato. Alla guida c’era Luca che, uscendo da una curva in direzione di Albaredo, avrebbe sbandato invadendo la corsia opposta e andandosi a schiantare prima contro un albero e poi contro un palo della linea telefonica. Lui e Francesca, seduti davanti, sono morti sul colpo; Chiara è stata estratta dai vigili del fuoco mentre respirava ancora ma purtroppo neppure lei ce l’ha fatta e nella sua scuola è stato il giorno dello straziante ricordo dei compagni, increduli e sgomenti nel non averla più tra loro. «Siamo ancora tutti sotto choc per questa tragedia. Dobbiamo ancora riprenderci. Per il momento, ci sono le preghiere e il silenzio, in segno di rispetto per le vittime e i loro familiari- dichiara Moreno Boninsegna, sindaco di Ronco all’Adige -. Abbiamo sospeso tutte le attività del comune per questa settimana e stiamo valutando di proclamare la giornata di lutto cittadino il giorno dei funerali, che al momento devono ancora essere fissati». Dalle prime informazioni raccolte, potrebbero essere celebrati giovedì. «Le salme sono state portate alla Casa funeraria di Caldiero – prosegue Boninsegna - Con gli amministratori comunali incontrerò le due famiglie. I Verdolin sono un nucleo storico e la madre delle sorelle Mercurio faceva assistenza sugli scuolabus».

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Fonte: corrieredelveneto.corriere.it
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Messaggio da ottobre_rosso » 02/01/2020, 11:13

Incidente Natale | due giovani vittime in altrettante tragedie

Due morti molti giovani in due distinti incidenti a Natale. Si chiamavano rispettivamente Davide ed Ilaria, accomunati da un tragico destino.

Un incidente a Natale ha stroncato la vita di un giovane di 22 anni. Lui si chiamava Davide Ceccon ed aveva solamente 22 anni. Il fatto ha avuto luogo a Tremignon, una frazione di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova. Davide è morto ad appena 200 metri di distanza da casa sua, dopo essere uscito da qualche minuto a bordo della sua Citroen C3. Doveva andare da alcuni amici per fare gli auguri, quando purtroppo il veicolo da lui condotto ha centrato un’altra auto. Subito sono scattati i soccorsi, con il 22enne che è finito all’esterno dell’abitacolo dopo l’incidente. Ed è morto il giorno di Natale, poco dopo il suo ricovero in codice rosso in ospedale. Questo lascia presupporre che non indossasse le cinture di sicurezza. La vittima, figlia di due dipendenti comunali, è solo l’ultima vita ad infrangersi sulle strade italiane.

Fonte: viagginews.com
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Messaggio da ottobre_rosso » 02/01/2020, 11:17

Una giovane di Beinasco coinvolta in un grave incidente stradale

Lo schianto è avvenuto in zona Falchera. La ragazza, 25 anni, viaggiava senza la cintura di sicurezza.

Una giovane di 25 anni è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Giovanni Bosco di Torino, dopo essere stata sbalzata fuori dall’auto dove viaggiava col fidanzato, che era alla guida e che si è ferito in modo lieve.

La ragazza, che secondo le prime ricostruzioni, era seduta sul sedile posteriore e non indossava la cintura di sicurezza, è stata soccorsa da un’équipe medicalizzata del 118 e trasportata in codice rosso al nosocomio. L’incidente è avvenuto in zona Falchera, direzione Aosta. Entrambi i giovani sono di Beinasco, comune della cintura torinese.

Fonte: telecitynews24.it
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