[Osservatorio Cinture] Morti o feriti perchè senza cinture
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Messaggio da ottobre_rosso » 23/02/2011, 17:19
È accaduto alle 00,55 di questa notte sulla Putignano - Gioia del Colle a 7 km da Gioia un grave incidente che vede coinvolto un 34enne di Gioia del Colle, N. Giuseppe, ricoverato al Miulli in prognosi riservata.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Turno A , il 118 e CC di Gioia del Colle e Putignano.
Purtroppo non si hanno informazioni certe sulla dinamica dell’incidente che è ancora al vaglio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Gioia del Colle.
Pare che l'uomo stava rincasando a Gioia e "aggredito" dal sonno abbia perso il controllo della Ford Focus SW. L'auto si è ribaltata più volte su una parete a secco rimanendo capovolta al centro strada.
L'occupante è riuscito ad uscire fuori dall'abitacolo. Deve la sua vita alla cintura di sicurezza. Automobilisti di passaggio lo hanno trovato al centro strada in stato confusionale fino all'arrivo dei soccorsi.
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Messaggio da ottobre_rosso » 28/03/2011, 6:41
Una neonata è ricoverata in gravi condizioni nella sala rianimazione dell’ospedale 'Santissima Annunziata' di Taranto per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto sul lungomare di Taranto, all’altezza di via De Cesare. La piccolina, che ha 37 giorni, era a bordo della Fiat Punto condotta dal padre che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con una Lancia Y e una Peugeot Ranch parcheggiate per strada.
La piccola, che si trovava in braccio alla madre, è stata sbalzata più volte all’interno dell’abitacolo e ha sbattuto la testa contro i finestrini. I suoi genitori – il padre di 44 anni e la madre di 30 - hanno riportato ferite non gravi, ma sono sotto choc. La piccola, soccorsa dagli operatori del servizio di emergenza sanitaria 118, è stata ricoverata con un trauma cranico commotivo e altre lesioni. I rilievi sono stati compiuti dai vigili urbani della sezione Infortunistica.
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Messaggio da ottobre_rosso » 04/05/2011, 10:37
Pare che la donna non avesse le cinture di sicurezza allacciate
Gavorrano (Grosseto), 3 maggio 2011 - Ha perso il controllo dell’auto, è uscita di strada sul rettilineo della strada provinciale a poche centinaia di metri dall’abitato di Bagno di Gavorrano e la sua Peugeot 406 Station Wagon si è ribaltata in un campo a lato della carreggiata, dopo aver abbattuto un palo. E’ morta così Kazia Bednarczy, 55enne polacca residente a Scarlino: poco prima dell’ora di pranzo, domenica primo maggio, viaggiava sola a bordo della sua auto per raggiungere la gelateria 'I portici' che gestiva da qualche anno a Bagno di Gavorrano con i figli.
Le cause dell’incidente restano al vaglio dei carabinieri: pare che la donna non avesse le cinture di sicurezza allacciate, così nell’uscita di strada (forse per un malore, o forse per una distrazione) è stata sbalzata fuori dall’auto per una decina di metri. Il primo a soccorrerla è stato un volontario della Croce rossa, fuori servizio, di passaggio sulla Provinciale: ha chiamato l’ambulanza, ma a nulla sono servite le pratiche di rianimazione dei medici del 118. La donna è morta sul colpo. La notizia della morte di Kazia Bednarczy si è sparsa in un lampo nella frazione di Bagno, dove la donna era molto conosciuta. Lascia quattro figli.
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Messaggio da ottobre_rosso » 09/05/2011, 10:03
La ragazza molto probabilmente non indossava la cintura di sicurezza
Stavano rientrando da una serata trascorsa in discoteca con amici quando, probabilmente a causa di un colpo di sonno, la macchina è finita fuori strada andando a sbattere contro un cartello stradale
Stavano rientrando da una serata trascorsa in discoteca con amici quando, probabilmente a causa di un colpo di sonno, la macchina è finita fuori strada andando a sbattere contro un cartello stradale. Quattro di loro sono usciti praticamente illesi, mentre una giovane di 24 anni di Garbagnate Milanese è ricoverata in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, all’ospedale Niguarda di Milano.
L'incidente stradale è successo ieri mattina, intorno alle 6.30, sulla strada provinciale 223 nel tratto che attraversa Ospiate, nota anche come via Milano. I cinque giovani viaggiavano a bordo di una Fiat Stilo quando il conducente ha perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro un cartello stradale. L’impatto è stato terribile, probabilmente la macchina viaggiava a velocità elevata: D.M. garbagnatese di 24 anni, l’unica ragazza e la più grande del gruppo, era seduta sul sedile anteriore lato passeggero ed è stata sbalzata fuori dall’abitacolo, finendo sull’asfalto. La ragazza molto probabilmente non indossava la cintura di sicurezza. Gli amici hanno dato l’allarme: sul posto sono arrivate quattro ambulanze, da Arese, Garbagnate e Paderno, oltre all’automedica del 118.
Le condizioni della ragazza sono apparse molto gravi a causa di alcuni traumi riportati su tutto il corpo: i sanitari prima l’hanno rianimata sul posto, poi l’hanno trasportata in gravissime condizioni al Niguarda. Qui la situazione è migliorata, anche se la prognosi resta riservata a causa di un trauma cranico. Gli altri quattro ragazzi, tutti residenti nella zona e di età compresa tra i 18 e i 22 anni, sono stati trasportati dal personale del 118 al Sacco di Milano e all’ospedale di Garbagnate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Bollate che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.
All'autista è stato fatto il test alcolemico per accertare i valori di alcol nel sangue: ma è risultato negativo, i valori erano entro i limiti. Secondo i carabinieri bollatesi la causa dell’incidente stradale sarebbe un colpo di sonno del ragazzo al volante, anche in considerazione del fatto che sull’asfalto non sono stati trovati segni di frenata.
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Messaggio da ottobre_rosso » 30/05/2011, 9:55
Tragedia a Decimoputzu: ferite gravemente le altre quattro persone che erano sulla Ford Fiesta. La macchina è uscita di strada in una curva. Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente
Tragico incidente nella notte lungo la provinciale che conduce al paese. Per cause ancora da accertare, una Ford Fiesta nell'affrontare una curva è uscita fuori strada e ha centrato in pieno un albero. L'urto è stato spaventoso: l'auto è andata quasi distrutta. Una ragazza di 15 anni è morta durante il tragitto verso l'ospedale. Si chiamava Roberta Collu, era nata e risiedeva a Decimoputzu. Era seduta a fianco del conducente, e forse non indossava la cintura di sicurezza.
Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, l'impatto con l'albero è stato devastante. Per tutta la notte, i carabinieri intervenuti sul posto hanno svolto i rilievi per cercare di capire l'esatta dinamica dell'impatto, e stabilire eventuali responsabilità anche di terze persone. L'auto, una Ford Fiesta, aveva appena superato una curva lungo la provinciale che immette in paese quando ha sbandato, uscendo fuori strada e compiendo un testa-coda.
Purtroppo lungo la traiettoria di questa manovra ha trovato un albero, che ha incocciato lo sportello del lato passeggero, proprio dove era seduta Roberta Collu. Insieme ai carabinieri sono arrivati anche i vigili del fuoco, che hanno aperto con le loro cesoie le porte del'auto, ridotta a un ammasso di rottami. Le condizioni della ragazza e degli occupanti l'auto sono apparse subito gravi, e le diverse ambulanze giunte sul posto hanno diramato l'allerta per gli ospedali cagliaritani.
Per quattro di loro la corsa è finita al Brotzu e al San Giovanni di Dio. Per Roberta Collu invece non c'è stato nulla da fare. Inutili anche i tentativi dei medici presenti sulla ambulanza medicalizzata di rianimarla. L'impatto è stato tale da provocarle lesioni tali da comportare il successivo arresto cardio-circolatorio. I carabinieri, nella mattinata di oggi sentiranno, se le condizioni fisiche lo consentiranno, le altre quattro persone che si trovavano in auto insieme a Roberta, soprattutto l'autista della Fiesta, per cercare di capire che cosa possa avere provocato la manovra errata e il successivo superamento della cunetta. A tarda sera non tutte le famiglie dei feriti erano state ancora avvisate.
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Messaggio da ottobre_rosso » 06/06/2011, 8:59
Un sorpasso azzardato e la carambola della vettura che danneggia altre dieci macchine in una concessionaria. La vittima, di nazionalità albanese, era sul sedile posteriore senza cintura
Una ragazza albanese di 22 anni è morta la notte scorsa in un incidente stradale avvenuto a Massa. L'auto sulla quale viaggiava, guidata da due connazionali, era lanciata ad altissima velocità in viale Roma, una strada rettilinea che dal centro porta al mare. I carabinieri sono convinti che le due vetture stessero fando una gara di velocità. Accertamenti sono in corso. Di certo, viaggiavano ad altissima velocità quando in un sorpasso le auto di sono toccate, una Ford e un'Alfa 156. Quest'ultima è finita fuori strada, a bordo c'erano tre persone: la ragazza che era sul sedile posteriore e probabilmente non aveva la cintura di sicurezza allacciata è stata sbalzata all'esterno ed è stata ritrovata senza vita.
L'Alfa si è ribaltata più volte, ha sfondato una recinzione, ha piegato un lampione, è finita dentro una concessionaria danneggiando una decina di altre macchine in esposizione. I primi a portare i soccorsi sono stati i ragazzi della Ford, anche loro albanesi, che hanno chiamato l'ambulanza. Quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato una scena spaventosa: l'Alfa accartocciata sopra un'altra macchina. All'interno prigionieri nelle lamiere c'erano due giovani albanesi.
Il corpo della ragazza, sbalzata fuori dall'abitacolo, è stato recuperato a notevole distanza dall'auto. Il giovane alla guida e quello seduto accanto avevano le cinture, sono ora ricoverati in ospedale a Massa, ma non in pericolo di vita. Hanno riportato 10 e 15 giorni di prognosi.
La procura di Massa ha aperto un'inchiesta.
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Messaggio da ottobre_rosso » 06/06/2011, 11:44
Lo schianto subito dopo via Verdi, tre uomini ricoverati in gravissime condizioni
Ravenna, 5 giugno 2011 - Uno schianto tremendo, tre uomini ricoverati in gravissime condizioni, due auto distrutte, paura, dolore: è la sintesi di un incidente accaduto ieri pomeriggio a Lido Adriano. Una Lancia Delta integrale con tre uomini a bordo percorreva il tratto di viale Manzoni che da Lido di Dante porta verso il centro di Lido Adriano. Subito dopo l’incrocio con via Verdi, il conducente ha perso il controllo del volante: saranno gli accertamenti della Polstrada e le eventuali perizie a stabilire le cause, ma è fuori di dubbio, vista la dinamica dei fatti, che la Delta procedesse a velocità estremamente sostenuta. Fatto sta che l’auto è finita sulla destra, ha urtato un albero e ha centrato in pieno una Fiat Punto che era parcheggiata, fortunatamente senza persone a bordo, a ridosso della pianta. La Punto, schiacciata contro l’albero, è rimasta praticamente dove si trovava, mentre la Delta è ‘rimbalzata’ nell’opposta corsia di viale Manzoni, arrestandosi distrutta. E’ probabile che almeno due degli occupanti non avessero allacciato le cinture di sicurezza, perchè, durante lo ‘scarrocciamento’ sulla sede stradale, sono stati proiettati fuori dall’abitacolo: uno è finito tra la Punto e la staccionata che delimita la sede stradale-lato mare; l’altro è invece piombato nel fosso dall’altra parte di viale Manzoni, lato-Ravenna. Il terzo occupante, rimasto invece nell’abitacolo, è riuscito a uscire e poi si è accasciato.
La segnalazione è giunta alla centrale operativa del 118 pochi minuti dopo le 15.45. Sono accorsi due mezzi di soccorso avanzato (l’elicottero e un’auto) e tre ambulanze. Con loro sono intervenuti i Vigili del fuoco. Per diversi minuti i soccorritori si sono affannati attorno ai tre feriti, due dei quali sono stati intubati. Uno è stato poi avviato in elicottero al ‘Bufalini’ di Cesena, l’altro al ‘Santa Maria delle Croci’ di Ravenna, dove è stato ricoverato anche il terzo ferito.
Date le condizioni dei feriti non è stato possibile stabilire con certezza chi dei tre uomini fosse al volante. Come è prassi, la Polizia stradale ha richiesto quindi che in ospedale fossero effettuati prelievi e analisi su tutti e tre.
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Messaggio da ottobre_rosso » 10/06/2011, 9:14
Sono ritenute non gravi e stazionarie le condizioni del difensore del Napoli Hugo Campagnaro, coinvolto in un bruttissimo incidente alle ore 06.15 di questa mattina (le 11.15 italiane) quando era alla guida del suo suv, in compagnia del suo migliore amico Alvaro Castelli (23 anni) e Federico Molina (25).
LO SCHIANTO. L'incidente è avvenuto alle 6.15, sulla statale 36, in prossimità di Coronel Baigorria, a poco più di 800 chilometri da Buenos Aires; la causa del frontale contro una Polo Volkswagen, andata completamente distrutta, sarebbe da attribuire, stando ad una prima sommaria ricostruzione, al fondo stradale reso scivoloso dalla pioggia e alla nebbia fitta. Campagnaro si è salvato grazie alla cintura di sicurezza e all'airbag mentre non c'è stato nulla da fare per Alvaro Castelli, suo migliore amico in macchina con lui, per il quale la morte è giunta sul colpo. Gravi le condizioni di Molina, l'altro passeggero. Nella Polo che si è scontrata con il suv di Campagnaro, viaggiavano Andrea Soledad Lopez, funzionario di polizia di Rio Cuarto, ed Héctor Horazio Escudero morti anche loro in seguito all'incidente.
LO ZIO: «HUGO STA BENE». Stando a quanto riportato da CalcioNapoli24.it, lo zio del difensore del Napoli, Sergio Castillo, ha tranquillizzato tutti sullo stato di salute di Campagnaro smentendo le voci della morte della moglie: «Voglio tranquillizzare tutti i tifosi del Napoli: Hugo sta bene anche se si trova in un comprensibile stato di shock, non sa della morte di Alvaro, ma a parte qualche contusione sta bene».
SOTTO OSSERVAZIONE. Campagnaro si trova ricoverato all'ospedale di Rio Cuarto dove passerà tutta la notte per essere sottoposto agli accertamenti del caso. Il difensore azzurro ha riportato un trauma cranico e alcune contusioni ma, almeno per il momento, le sue condizioni non preoccupano.
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Messaggio da ottobre_rosso » 24/11/2011, 18:41
A quanto sembra, nessuno degli occupanti della vettura aveva allacciato la cintura di sicurezza.
PAYERNE - Un'automobile si è scontrata questa mattina con un camion militare sulla strada cantonale fra Payerne e Granges-sous-Trey (VD). I tre occupanti della vettura sono rimasti feriti, di cui due in modo grave, riferisce la polizia vodese, precisando che al momento dell'incidente la regione era avvolta da una fitta nebbia. Il conducente del veicolo militare, una recluta vallesana di 21 anni, è illeso.
L'incidente è avvenuto alle 9.40, quando il camion, cui era agganciato un rimorchio, ha svoltato a sinistra sulla strada cantonale mentre di fronte sopraggiungeva un'automobile con targhe friburghesi. La vettura ha investito violentemente il veicolo militare, che ha effettuato una rotazione a 180 gradi sulla strada, precisa la polizia.
I pompieri sono stati costretti ad intervenire per estrarre il conducente della vettura civile, un uomo di 47 anni la cui vita è in pericolo. Sono rimaste ferite nell'incidente anche due donne di 30 e 31 anni. Quest'ultima è stata ricoverata in gravi condizioni. A quanto sembra, nessuno degli occupanti della vettura aveva allacciato la cintura di sicurezza.
Un'inchiesta è stata aperta per chiarire la dinamica dell'incidente. La polizia vodese ha peraltro lanciato un appello ad eventuali testimoni.
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Messaggio da ottobre_rosso » 07/12/2011, 9:25
«Fortunatamente avevo la cintura di sicurezza e ho rimediato solo qualche botta di poco conto»
È stata chiusa per due ore e poi aperta a senso unico alternato per altre tre ore e mezza la strada provinciale 20 che collega Zevio con la Nuova Porcilana a Vago di Lavagno. L'uscita di strada di un autoarticolato e le operazioni di recupero del pesante mezzo hanno obbligato al provvedimento la polizia locale di Unionvalli, che è intervenuta con diversi agenti sul posto sotto la direzione del comandante Castrese Coppola, assistita dagli operatori della Protezione civile della Provincia, per deviare il traffico da Zevio verso Mambrotta e da San Martino e Vago sulla Nuova Porcilana.
L'incidente, avvenuto alle 11, non ha avuto fortunatamente conseguenze per il conducente Dan Costantin Simerea, 45 anni di origine rumena, autista dall'azienda Cablog Logistica e Trasporti di Noale (Venezia) e Vallese. Arrivava con un carico di prodotti alimentari da Noale, aveva scaricato a Mozzecane e con un terzo del carico era diretto al magazzino Brendolan di Zevio. Appena uscito dalla curva del Busolo, verso Zevio, e immesso sul lungo rettilineo, si è accorto di un altro camion che dalla direzione opposta viaggiava contromano, invadendo la corsia di marcia.
«Per evitare lo scontro frontale non ho potuto fare altro che stringere il più possibile a destra», racconta l'autista che ha anni di esperienza ed è figlio di un camionista. In quel punto però non esiste guard rail e la banchina è solo di pochi centimetri prima di diventare scarpata che finisce in un seminativo sottostante, più in basso di almeno tre metri. Sulla banchina è rimasta traccia delle ruote che hanno morso l'erba bagnata, ma che non hanno potuto evitare, sotto il peso dell'autoarticolato, di deviare sempre più verso il campo, finendo la corsa con il mezzo completamente adagiato sul fianco destro e le ruote all'aria.
«Fortunatamente avevo la cintura di sicurezza e ho rimediato solo qualche botta di poco conto», riferisce l'autista che non ha voluto ricorrere alle cure dei sanitari. Il camion era seguito da un giovane, alla guida di una Fiat Punto, che ha visto la scena e ha confermato che così si sono svolti i fatti.
La polizia locale di Unionvalli ha raccolto elementi interessanti per l'identificazione ed è già sulle tracce del camionista che ha provocato l'uscita di strada e non si è fermato, nonostante la palese responsabilità determinata dalla sua guida. «Sull'asfalto non ci sono tracce di frenata né di scarrozzamento ed è pensabile che l'altro autista non si sia reso conto, probabilmente distratto, di come stesse guidando fuori dalla corsia di marcia», riferisce il comandante Coppola. Il recupero del mezzo ha richiesto diverse ore perché prima è stato svuotato del suo carico e poi due grosse autogrù idrauliche della ditta Tebaldi di San Bonifacio sono intervenute, sollevando prima il rimorchio e poi la motrice, in tutto 150 quintali rimessi in carreggiata e trasferiti al deposito con altri mezzi di traino, prima della riapertura della strada alle 16.30.
La bonifica degli oli e idrocarburi usciti sarà compito nei prossimi giorni della Protezione civile provinciale. «L'episodio dimostra l'utilità delle cinture di sicurezza, che hanno salvato il conducente dal rischio di uscire dall'abitacolo e venire schiacciato dalla cabina del mezzo», riferisce il comandante dei vigili, «e inoltre la necessità di una guida prudente su strade rese insidiose dalla nebbia e dal ghiaccio. Anche l'ordinanza che abbiamo chiesto ai Comuni di San Martino e Lavagno per l'obbligo di catene a bordo in caso di precipitazioni nevose va nella direzione della maggior sicurezza per gli automobilisti: anche una lieve sbandata a volte può essere fatale», conclude il comandante Coppola
Fonte: Arena.it
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