mi chiamo Tiziano e sono un nuovo iscritto, ed è la prima volta che carico un topic in questo forum, mi auguro di essere accolto in maniera positiva.
Dal mio Nickname si dovrebbe evincere chiaramente la mia estrazione motor-sportiva, non sto a nascondermi dietro un dito, corro in pista da quindici anni con il kart ed ho avuto diverse esperienze in Formula (auto da corsa a ruote scoperte), quindi, senza false modestie, guido decisamente bene. In quindici anni di patente non ho mai avuto il minimo incidente in strada, evitandone alcuni giudicati da molti "inevitabili" grazie non a qualche dono di natura, ma alla consapevolezza di dove mi trovavo, e di cosa stavo facendo.
Quando si guida l'auto si tende a considerarsi come sul divano di casa, tranquilli, rilassati, basta girare il volante e la macchina fa il resto, ma non è mai così. Può fare impressione sentirselo dire ma un'autovettura è, in media, pesante 1.200 kg ed appoggia a terra con un totale di gomma che a fatica supera le dimensioni di un normale foglio A4; immaginate un blocco di marmo dello stesso peso che venga frenato su di un piano inclinato solo dalla stessa quantità di gomma, penso che nessuno sano di mente andrebbe a mettercisi sotto di proposito.
Ma non ci rendiamo conto di farlo tutti i giorni, percorrendo una curva a bordo della nostra auto.
Dirigere 1.200 kg sottoposti ad una forza laterale tranquillamente pari alla metà del proprio peso, frenata solo dalle gomme. Detta così non sembra più tanto facile, vero?
Questo non viene ne insegnato nelle autoscuole, ne tantomeno spiegato da tanti "capoccioni" (senza offesa, per carità) che si adoperano in buonissima fede per la sicurezza stradale, ma senza avere chiaro quello che, ed esprimo una mia personale opinione, è il punto decisivo da segnare per avviare una lotta concreta agli incidenti stradali, soprattutto fra i più giovani.
Saper VERAMENTE guidare, consapevoli di cosa si sta facendo, delle forze in gioco, di come "lavora" una gomma, di come si imposta una curva e che traiettoria seguire per avere l'assoluta certezza, qualunque imprevisto accada, per uscirne interi, e tutte le altre decine di fattori in gioco quando si imprime del moto ad un'oggetto di elevata massa, come è una vettura, questo e molto altro va spiegato a chi impara, così come l'hanno spigato a me, non solo a mettere le mani alle dieci e dieci sul volante.
La pista aiuta molto in tutto questo, e non con i corsi di "guida sicura" dove non viene dato a quello che viene insegnato il tempo di essere veramente appreso, mandando così per strada una persona convinta di essere in grado di gestire una vettura in situazioni limite, senza in realtà averne le capacità.
Istruire fin da giovani con l'aiuto di kart portato regolarmente entro i muri delle nostre scuole, o dare a tutto il motorsport il giusto valore, in modo da rendere chiaro che "fare il pilota" non è facile come si crede. Non fa bene fare vedere solo il top, motomondiale e F1, convincendo i giovanissimi che guardano che si esce di strada solo a velocità di 250/300 chilometri orari, uscendone comunque interi, mentre in Formula Junior si hanno uscite rovinose anche a 60 all'ora. Sarebbe più chiaro e di base si sarebbe portati a rendersi maggiormente conto di cosa si sta facendo.
"Guidando un'auto", non "niente".

...e con meno parole!