Buongiorno,
Scrivo questo post per un dubbio che da alcuni giorni mi attanaglia. Alcuni giorni fa sono passato a un semaforo (loc. Quarrata provincia di Pistoia) accorgendomi, ahimè, solo al momento del passaggio, che il semaforo era giallo e, probabilmente, proprio mentre passavo è scattato il rosso.
Ho quindi cercato di capire, preso dal dubbio, sapendo di aver commesso una possibile infrazione, se il semaforo in questione fosse dotato di T-red, ma apparentemente non ho visto alcuna telecamera ne relative segnalazioni.
Verificando però su internet ho letto che potrebbe trattarsi di semaforo dotato sia della chiamata pedonale, sia di un sistema “intelligente” di rilevazione della velocità che fa scattare il rosso per i veicoli che superano il limite di 50 Km/h, mentre rimane verde per chi viaggia a velocità inferiori rispettando il limite.
Premesso che ero nel pieno rispetto dei limiti (il giallo è probabilmente scattato per chiamata pedoni), mi domando se c'è un modo per capire se effettivamente tale dispositivo possa aver ripreso l eventuale passaggio dopo scatto del rosso con relativa conseguente sanzione. Chiedo ciò in quanto "a vista" non sono riuscito a individuare alcuna telecamera visibile, se non ciò che mi è parso essere il classico cicalino per non vedenti.
Allego coordinate maps https://www.google.it/maps/@43.8425377, ... 384!8i8192
Grazie in anticipo.
semafori con rilevatore di velocita? come si riconoscono?
Commenta insieme a noi il Nuovo Codice della Strada. Se hai ricevuto una multa e vorresti fare ricorso guarda qui. Tantissimi casi on line!
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Re: semafori con rilevatore di velocita? come si riconoscono?
Messaggio da Yedo » 20/07/2022, 9:37
Informazioni interessanti sul vostro argomento:
Il Ministero dei Trasporti dice no al semaforo-autovelox
Messaggio ai gestori delle strade: i semafori si occupino solo delle correnti di traffico
Ormai da anni va forte in Italia il semaforo-autovelox. Che funziona in modo molto semplice: un sensore nell’asfalto e una telecamera che fa da autovelox misurano la velocità dell’auto; se la macchina va oltre il limite previsto su quel tratto di strada, scatta il semaforo rosso. Così che il guidatore sia costretto a rallentare notevolmente. Se passa col rosso, una seconda telecamera immortala la vettura e a casa del proprietario del mezzo arriva la multa: 162 euro e il taglio di 6 punti-patente. Uno strumento, questo semaforo-autovelox, utilizzato da parecchi gestori della strada (Comuni e Province in particolare), che da sempre suscita polemiche. Ora arriva il parere del ministero dei Trasporti numero 7248 del 23 novembre 2017 (appena reso noto) che stronca un’altra volta l’apparecchio.
Cosa dice il parere
Stando al ministero, gli impianti semaforici devono rispondere alle previsioni di cui all’articolo 158 del Regolamento di esecuzione del codice della strada: sono impianti destinati alla regolazione nel tempo dell’avanzamento delle correnti di traffico. “Le lanterne semaforiche, escluse le lanterne semaforiche gialle lampeggianti, servono per regolare, nel tempo, l'avanzamento delle correnti di traffico in un’intersezione o in un tronco stradale”. Pertanto, detta in modo facile, col verde si passa, col giallo fisso si procede a determinate condizioni e nella massima sicurezza, mentre col rosso ci si ferma. Null’altro. Non è consentito dalla vigente normativa che il funzionamento delle lanterne venga attivato dal rilevamento della velocità dei veicoli in arrivo sull’intersezione. Un parere non vincolante, però di un certo peso. Va anche detto che, quando fa loro comodo, i gestori della strada sbandierano i pareri ministeriali, salvo ignorarli quando ritenuti scomodi.
Seconda bacchettata
Non solo. Il ministero dei Trasporti bacchetta i gestori della strada anche per un’altra ragione. Testualmente rammenta ai Comuni e alle Province che la misurazione dell’eccesso di velocità va eseguito col solo autovelox per multare chi sgarra. In più, sottolinea che sarebbe opportuna la presenza di agenti delle Forze dell’ordine lì dove installato l’autovelox: una “spallata” alla marea di autovelox che funzionano da soli, in automatico, da sempre oggetto di perplessità in numerose sedi giudiziarie.
Qual è il problema
Premesso che l’eccesso di velocità e il passaggio col semaforo rosso sono infrazioni gravissime, tali da causare incidenti mortali e per le quali può scattare l’accusa di omicidio e lesioni stradali, il problema dei semafori-autovelox è duplice: anzitutto, non sono previsti né dal Codice della Strada né dal Regolamento del Codice della Strada stesso; inoltre, possono per paradosso essere pericolosi. Basti pensare a due auto che corrono troppo: l’autovelox individua l’eccesso di velocità e fa scattare il rosso; la prima vettura frena bruscamemente o addirittura inchioda per non passare col rosso e non prendere la multa con il rischio così di un tamponamento. Anche a catena.
Redazione
Il Ministero dei Trasporti dice no al semaforo-autovelox
Messaggio ai gestori delle strade: i semafori si occupino solo delle correnti di traffico
Ormai da anni va forte in Italia il semaforo-autovelox. Che funziona in modo molto semplice: un sensore nell’asfalto e una telecamera che fa da autovelox misurano la velocità dell’auto; se la macchina va oltre il limite previsto su quel tratto di strada, scatta il semaforo rosso. Così che il guidatore sia costretto a rallentare notevolmente. Se passa col rosso, una seconda telecamera immortala la vettura e a casa del proprietario del mezzo arriva la multa: 162 euro e il taglio di 6 punti-patente. Uno strumento, questo semaforo-autovelox, utilizzato da parecchi gestori della strada (Comuni e Province in particolare), che da sempre suscita polemiche. Ora arriva il parere del ministero dei Trasporti numero 7248 del 23 novembre 2017 (appena reso noto) che stronca un’altra volta l’apparecchio.
Cosa dice il parere
Stando al ministero, gli impianti semaforici devono rispondere alle previsioni di cui all’articolo 158 del Regolamento di esecuzione del codice della strada: sono impianti destinati alla regolazione nel tempo dell’avanzamento delle correnti di traffico. “Le lanterne semaforiche, escluse le lanterne semaforiche gialle lampeggianti, servono per regolare, nel tempo, l'avanzamento delle correnti di traffico in un’intersezione o in un tronco stradale”. Pertanto, detta in modo facile, col verde si passa, col giallo fisso si procede a determinate condizioni e nella massima sicurezza, mentre col rosso ci si ferma. Null’altro. Non è consentito dalla vigente normativa che il funzionamento delle lanterne venga attivato dal rilevamento della velocità dei veicoli in arrivo sull’intersezione. Un parere non vincolante, però di un certo peso. Va anche detto che, quando fa loro comodo, i gestori della strada sbandierano i pareri ministeriali, salvo ignorarli quando ritenuti scomodi.
Seconda bacchettata
Non solo. Il ministero dei Trasporti bacchetta i gestori della strada anche per un’altra ragione. Testualmente rammenta ai Comuni e alle Province che la misurazione dell’eccesso di velocità va eseguito col solo autovelox per multare chi sgarra. In più, sottolinea che sarebbe opportuna la presenza di agenti delle Forze dell’ordine lì dove installato l’autovelox: una “spallata” alla marea di autovelox che funzionano da soli, in automatico, da sempre oggetto di perplessità in numerose sedi giudiziarie.
Qual è il problema
Premesso che l’eccesso di velocità e il passaggio col semaforo rosso sono infrazioni gravissime, tali da causare incidenti mortali e per le quali può scattare l’accusa di omicidio e lesioni stradali, il problema dei semafori-autovelox è duplice: anzitutto, non sono previsti né dal Codice della Strada né dal Regolamento del Codice della Strada stesso; inoltre, possono per paradosso essere pericolosi. Basti pensare a due auto che corrono troppo: l’autovelox individua l’eccesso di velocità e fa scattare il rosso; la prima vettura frena bruscamemente o addirittura inchioda per non passare col rosso e non prendere la multa con il rischio così di un tamponamento. Anche a catena.
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