Sicurezza stradale

Anche tu sei stufo di vedere troppi morti sulle strade? Unisciti a noi e facci conoscere le tue idee. La sicurezza stradale è un problema di tutti!

Moderatore: Staff Sicurauto.it

Rispondi
Danilo30
Rank: Foglio rosa
Rank: Foglio rosa
Messaggi: 1
Iscritto il: 05/09/2004, 15:23

Sicurezza stradale

Messaggio da Danilo30 » 05/09/2004, 15:27

Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione un punto di vista su quella che per me è una cosa inaccettabile e contro la quale la mia coscienza si ribella senza permettermi mediazioni di sorta: le morti sulle strade.
La domanda che mi pongo e che, attraverso Voi, pongo alla classe dirigente del nostro paese è questa: come si può accettare che in Italia ci siano 7/8.000 vittime ogni anno per incidenti stradali? E' una strage indicibile al cui confronto guerre e catastrofi diventano "cosette"!
Secondo me, la questione viene affrontata al rovescio, se vista nell'ottica di una società che si definisce evoluta e civile. Infatti, evidentemente tutti quei morti sono considerati, nell'immaginario collettivo, una specie di tributo, di sacrificio, che la comunità deve all'attuale modello di sviluppo e, quindi, si accettano come inevitabili e si interviene a valle del problema per limitare i danni. E' inspiegabile per me, senza il concetto di sacrificio, il fatto che per vittime causate in altri contesti si mobilitino opinione pubblica, mass media e fior fiori di intellettuali e per quelle della strada si può dire che tutto tace pur in presenza di proporzioni numeriche da brivido.
Se fosse vero che la vita, per la nostra civiltà, è un valore assoluto da tutelare senza cedimenti, il discorso dovrebbe completamente ribaltarsi e diventare: I MORTI SULLE STRADE NON CI DEVONO ESSERE. Da questo semplice principio consegue che mezzi e strade devono essere costruiti in modo che anche nella situazione più sfavorevole di incidente la vita sia sempre salvaguardata.
Oggi non è così, evidentemente. Al contrario noi accettiamo di fatto che, utilizzando normalmente automezzi e strade, mettiamo la nostra vita nelle mani di "altri" e ne minimizziamo il rischio quasi come se non ci riguardasse: è incredibile. Io penso che in nessun'altra situazione persone di intelligenza media, non costrette da motivi eccezionali, farebbero lo stesso, eppure per gli spostamenti su strada è cosa accettata da tutti, non ci turba ed è oltretutto difficile da mettere in discussione.
Il grave problema, su cui sorvoliamo tranquillamente, è che, purtroppo, gli "altri" si trovano nelle condizioni psicologiche, emotive, di salute, ecc., più diverse e continuamente variabili e, per questo, del tutto INCONTROLLABILI: questo è quello che non va. E' per questa incontrollabilità che il sistema così com'è non funziona e gli interventi a favore della sicurezza incidono così poco sul numero delle vittime.
Non è ragionevole pensare che la vita è salvaguardata solo quando, tra i tanti, milioni, non ce n'è nemmeno uno che sgarra. Nella sostanza, invece, pretendiamo di fondare e realizzare la sicurezza sulle strade sul presupposto che tutti gli utenti, indistintamente tutti e sempre, si comportino in maniera ligia alle regole, attenta, rispettosa verso gli altri e ben presente a se stessi: E' UNA VANA PRETESA. Vi prego di riflettere con attenzione su quanto ho appena espresso, è il punto focale del ragionamento.
Ribaltiamo allora il discorso! Che la sicurezza invece di dipendere, com'è attualmente, dalla condizione utopica di "TUTTI GLI UTENTI SEMPRE PERFETTI", sia demandata ai costruttori di automezzi e ai costruttori di strade e sia piuttosto "A PROVA DI IMBECILLE", questa è la soluzione.
Così il sistema funzionerebbe perchè l'operato dei soggetti responsabili può essere tenuto COSTANTEMENTE SOTTO CONTROLLO e perchè le variabili introdotte dagli utenti non inciderebbero sulle conseguenze degli incidenti.
Naturalmente questo significa pensare ad un altro modo di muoversi, a cambiamenti profondi nel modo di produrre e quasi quasi ad un altro modo di vivere e forse di concepire la vita stessa col tutt'altro che trascurabile risultato che 7/8.000 persone ogni anno continuerebbero a stare con noi. Certo ci vuole coraggio a immaginare cambiamenti di tale portata, ma pensandoci bene gli investimenti necessari per adeguare strade e mezzi a nuove regole di sicurezza totale, riguardando le due industrie trainanti dell'economia italiana: l'auto e l'edilizia, potrebbero dare l'avvio ad una nuova rinascita economica del nostro paese, forse addirittura estendibile a tutto l'occidente.
Sarebbe una bella scommessa per la nostra generazione.

Danilo Di Mambro


Avatar utente
alex32
Rank: Autista modello!
Rank: Autista modello!
Messaggi: 214
Iscritto il: 02/05/2004, 6:48

Messaggio da alex32 » 05/09/2004, 16:40

:ok :ok :ok :ok hai perfettamente ragione , anch'io certe volte penso a questa assurdità del 2004 :-[ :-[ :testata
Fiat Panda 1.2 Dualogic Emotion :D :ok

sicurdany
Sostenitore Sicurauto
Sostenitore Sicurauto
Messaggi: 2345
Iscritto il: 09/02/2004, 22:22
Località: Palermo

Messaggio da sicurdany » 06/09/2004, 11:34

Con quel nome ( Danilo ) naturalmente non potevi che... :P :P :P

Quoto in pieno cmq. :wink: :ok


Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 35 ospiti