[Visibilità è velocità] Chiedo chiarimenti

[busatop]

Chiaro il discorso che più volte torna negli avvisi Radio TV che in caso di visibilità inferiore ai 100 metri (causa pioggia, nebbia, ecc.) la velocità massima consentita è di 50 metri.
Ma come si valuta la velocità? Chiedo chiarimenti.
Ho memoria che ai tempi del servizio militare ('94) il mio istruttore di guida ha dato questa definizione: la visibilità è la distanza alla quale si distingue una luce da 5W (es. le luci di posizione posteriori di un mezzo che ci precede). Era una definizione errata o giusta, ma soprattutto è ancora valida? Grazie a quanti "codice in mano" hanno una risposta chiara sia per gli utenti della strada, sia per le forze di polizia, sia per le assicurazioni.

[busatop]

Errata Corrige
Ma come si valuta la visibilità? Chiedo chiarimenti.

[ANVU]

Occorre sempre che la velocità sia commisurata alle condizioni della strada, del tempo e del veicolo (inteso come stato di usura del mezzo e dotazione strumentale Abs ecc.). Per esempio, alla velocità di 100 km/h si percorrono 27.8 metri al secondo. Il tempo di reazione equivale al tempo che intercorre tra quando ci accorgiamo del pericolo e l'inizio della frenata e, salvo eccezioni, è compreso tra i 0,5 e 1,5 secondi. Il tempo di reazione medio, ovvero di una persona in condizioni psichiche e fisiche in buona efficienza, è di circa 7 decimi di secondo, ma di norma si valuta in 1 secondo. Cioè a 100 km/h, se un ostacolo improvviso compare sulla nostra strada, prima di spostare il piede dall'acceleratore al freno trascorrono 7/10 di secondo. Quindi prima di iniziare a frenare vengono percorsi quasi 20 metri. La distanza di sicurezza non dovrà corrispondere allo spazio totale di arresto, ma è teoricamente sufficiente che sia pari allo spazio che si percorre nel tempo calcolato come tdr. il tempo necessario cioè a intuire la necessità di frenare e a spostare il piede destro dall'acceleratore al pedale del freno. In caso di pioggia o neve i valori aumentano, ovviamente, di circa il 20/30%. In alcune autostrade sono stati realizzati "occhi di gatto" vale a dire segnaletica orizzontale posta a lato della riga di margine destro, e la segnaletica verticale indica, in base alla velocità cui si va, quanti "occhi" occorre che siano visibili per mantenere tale velocità (per es. a 60 Kmh 2 occhi, ecc..). Tale segnaletica è presente sulla A14 nel tratto tra Senigallia e Fano, molto colpito dalla nebbia. Sono presenti anche altri sistemi, come segnaletica gialla lampeggiante ed altro, sulla A13, A26, e A1. C'è anche un trucchetto che si puo utilizzare; quello di contare quanti secondi di "distanza" ci sono tra il veicolo che vi precede; di norma devono essere almeno 3.

[busatop]

Grazie della risposta, ma quello chiedevo non è la distanza di sicurezza quanto la visibilità.

[ottobre_rosso]

La domanda da te posta è curiosa e, sinceramente, nel corso dei 24 anni di guida non me la sono mai posta. Sono andato a spulciare sia il Codice della Strada che il Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada senza alcun trovare alcun riferimento pratico alla definizione di visibilità

[ANVU]

Infatti non esiste nel codice della strada. Per questo motivo la concessionaria Autostrade Spa ha messo gli "occhi di gatto". Ci sono anche sistemi empici, come guardare gli indicatori di distanza (ex pietre miliari...) che sono presenti però qusi soltanto sulle autostrade e strade extraurbane principali.

[Kunta Kinte]

è un pò complicato ma si può sapere a che distanza si vede facendo alcuni calcoli in base alla distanza delle strisce tratteggiate ed al tipo di strada che si percorre.



A: strade progettate per velocità superiori a 110 Km/h

B "" " tra 50 e 110 Km/h

C non superiore a 50 Km/h

Il resto cercatevelo da soli......

(art.138 regolamento attuazione cds e figura II 415)

[busatop]

Ringrazio sia il moderatore sia i referenti della ANVU e Polizia locale regione Marche.
Dalle vostre risposte non posso che confermare un mio dubbio: l’assenza di una valutazione oggettiva della visibilità.

OVVIO che la prima sicurezza è la prudenza, ma è anche un dato di fatto che chi è troppo prudente è causa di intralci alla circolazione con conseguente pericolo per la circolazione.

Faccio una premessa e poi un esempio per chiarire il senso della mia domanda iniziale.
Premessa: vivo nella regione Veneto e abitualmente in questo periodo dell’anno c’è la presenza della nebbia.
L’esempio: io percorro una strada senza particolari segnalazioni come può essere una strada provinciale (le province non sempre hanno i soldi per rinnovare annualmente le strisce sull'asfalto e certamente non esistono gli "occhi di gatto" autostradali), con una visibilità che con la mia capacità visiva (patente rinnovata da 2 anni) ritengo superiore ai 100 metri, quando ad un certo punto mi imbatto in un altro veicolo che invece procede a velocità inferiore ai 50 km/h in quanto il conducente (vuoi l’età, vuoi l’appannamento dei vetri, vuoi altri motivi) ritiene la visibilità inferiore ai 100 metri. Sono io che procedo ad una velocità eccessiva oppure è l’altro veicolo che procede lentamente?

A questo punto non può che sorgere la domanda: la visibilità è un fatto soggettivo ed empirico oppure esiste una valutazione oggettiva che tutti, sia conducenti, sia forze dell'ordine, sia assicurazioni, possono verificare? Seconda domanda: se non esiste una verificabilità della visibilità, perchè ci si ostina a nominarla?

[Kunta Kinte]

Quello che vede uno con vista perfetta a 100 metri può essere non visto da altra pesona a 100 metri pure lui con vista perfetta.......... sopratutto in caso di nebbia, pioggia o fumo in quanto la "consistenza" può variare in un attimo e, pertanto, non è possibili stabilire una modalità standard di misurazione, ci sono troppe variabili in gioco.

Quindi, in tale problematica entra a pieno titolo l'Articolo 140 - Principio informatore della circolazione del CdS;

1. Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale.

quindi chi ci vede meglio (diciamo così) deve fare in modo di non creare pericolo. Non è certo valida una motivazione del tipo "ci vedo bene e quindi sorpasso anche se c'è nebbia".....poichè dalla parte opposta ci potrebbe essere chi sta pensando e facendo la stessa manovra.